Binotto alza la voce e attacca: basta esaltare solo Leclerc. Charles: una gara perfetta

Mattia Binotto alza la voce. Lo fa in diretta tv con Sky che con Carlo Vanzini aveva chiuso la telecronaca esaltando la prova di Leclerc e sottolineando che a mancare era ancora la macchina. Una considerazione confortata dai fatti, ma che Binotto non ha digerito.

“Charles ha fatto una gara perfetta, ma oggi tutto ha funzonato. La strategia, i pit stop, il fatto che in un anno si sia dimezzato il distacco dal vincitore su una pista dove l’anno scorso avevamo chiuso doppiati”. Vero. La Ferrari ha fatto il massimo che potesse fare oggi: battere le McLaren e una Red Bull. “Sappiamo di non poter ancora competere con Mercedes e Red Bull. Non lo scopriamo ora”.

A far girare le scatole a Binotto è stata la frase con cui Carlo Vanzini ha chiuso la telecronaca, esaltando Leclerc e sottolineando il fatto che la Ferrari gli deve dare una macchina per giocarsela con Verstappen e Hamilton. Cronaca. Ma in un giorno in cui si è vista la miglior Ferrari della stagione, Binotto e i suoi uomini se la sono presa (un po’ troppo’), arrivando ad aggiungere: “Mi spiace sentir dire anche da parte tua grande Charles peccato per la macchina… Bravo Charles, ma bravi anche noi che lo abbiamo bloccato per cinque anni”.

Alla fine tutto è finito con un abbraccio a distanza. Meno male. Perchè in fin dei conti si stava solo facendo della cronaca.

“Onestamente oggi abbiamo fatto una gara perfetta. – ha aggiunto Leclerc a Sky – Non ci sono stati errori, la strategia era buona, gestione anche. Al via c’è stato un momento in cui ho pensato: ‘Saremo quarti e basta’. Ma poi ho trovato uno spiraglio all’esterno di Bottas e ho provato a superarlo. E’ andata bene. Dopo lo stint sulle Soft è stato molto competitivo. Con le Medie anche, e poi avremmo potuto avere un passo migliore. Anche perché ho provato a gestire molto le gomme mentre c’era Perez in recupero su di me. Abbiamo fatto una bella gara. Ho sperato nel podio…”.

“Abbiamo fatto davvero una bella gara, soprattutto sulla gestione della gomma. Sto lavorando veramente tanto su quell’aspetto, ma tanto. Nel 2019 era il mio punto debole: ho fatto tante pole e poche vittorie. E quella era colpa mia. Ho lavorato tanto e nel 2020 ho fatto meglio, ma quest’anno ho fatto un altro passo avanti. Io continuo a lavorarci, ma sono migliorato molto”.

“Nel terzo settore qui ero sorprendentemente forte. Negli anni passati non eravamo forti nel terzo settore. Sebbene quest’anno non siano ancora arrivati podi, siamo messi molto meglio rispetto al 2020, siamo più competitivi. Il feeling con la macchina è buono, c’è motivazione nel team. Questo quarto posto ce lo siamo meritati, non è stato un colpo di fortuna o altro. L’anno scorso abbiamo fatto podi, ma sono stati più fortuna che altro”.

“Per MonteCarlo vediamo, siamo forti nelle curve lente ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Credo che quando Mercedes e Red Bull metteranno l’assetto per Monaco, saranno ancora davanti a tutti, il riferimento”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. quest’uomo ormai è sull’orlo di una crisi di nervi. Ha un ottimo pilota che tiene a galla la barca (fosse per Sainz non sarebbe certo così) pur trovandosi a 50 punti di distanza dal primo e con la squadra a 80 punti dalla Mercedes ma a soli 5 dalla Mc Laren, e vorrebbe anche che ci si ricordasse del lavoro che fà il suo team? ma che lasciasse che riconoscessero a Leclerc la sua bravura. Ed il fatto che abbia firmato per cinque anni, se dal prossimo non cambiano le cose, saròà una condanna e non certo un onore. Anche oggi il giovane Schumi non è arrivato ultimo: un altro piccolo passo verso la rossa di Sainz…
    Ricordate a mr bean8 che anche oggi sono arrivati dopo 54 secondi da Hamilton. Cioè, in pratica aveva già finito la cerimonia di premiazione quando è arrivato Charles.

  2. […] Hamilton, ma anche un passo avanti della Ferrari. L’Orgoglio Ferrari, le parole di Binotto (vedi qui) e il sogno Monte […]

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