#Binotto che rammarico era una buona #Ferrari

Mattia Binotto non riesce a essere del tutto contento. Gli brucia l’occasione persa dalla sua Ferrari in un giorno in cui si box non hanno sbagliato quasi nulla… eccolo ai microfoni di Sky.

Avevi detto che il podio era possibile, ma il secondo posto l’avresti immaginato?

Avendo visto la gara, avendo visto quel che è successo, a questo punto, quasi, c’è anche un po di rammarico. Però, contentissimi per Vettel, ha fatto una bellissima gara, se l’è meritata. Credo che per lui sia un’iniezione di fiducia, importante in questa fase della stagione. La macchina ha funzionato bene, l’avevamo già visto venerdì e sabato. Oggi ha permesso ai nostri due piloti di avere il ritmo giusto. Leclerc quando è uscito era secondo in quel momento e credo che anche le chiamate dei pit stop oggi siano state tutte giuste, le riguarderemo. Quando le condizioni sono queste, credo che la collaborazione è quella che serve.

 Nella prima parte Leclerc, poi, sul finale, Vettel il più veloce di tutti: come mai?

Questo dimostra che la macchina andava bene, indipendentemente da chi fosse il pilota. Credo sia stato importante anche aver avuto un buon feedback dal bagnato, visto che è da tempo che soffriamo sul bagnato. Invece, anche oggi abbiamo avuto dei buoni riscontri e la macchina si è dimostrata veloce anche nella parte finale sull’asciutto, in condizioni più fresche d’asfalto, non con le condizioni per forza di caldo che abbiamo avuto venerdì. Indipendentemente dal caldo, dal freddo, dall’asciutto o dal bagnato, la macchina in questo weekend si è comportata bene.

 Quanto può essere importante per Vettel questo secondo posto?

Credo sia fondamentale per lui, specialmente, poi, qui in Germania, davanti al suo pubblico e sicuramente la spinta l’ha sentita. Questa è un’iniezione di fiducia. Tra una settimana c’è l’Ungheria, un’ altra pista, altre caratteristiche, non è detto che si ripeteranno le condizioni avute qui in Germania. Però, l’importante è sapere che ci sono tracciati in cui siamo competitivi noi, dove, magari, i nostri avversari, al contrario, hanno anche loro alti e bassi. Credo che alti e bassi siano una cosa comune di tutte le squadre e non solo di una. Quindi, macchine sbagliate non ce ne sono, ci sono macchine diverse, che si possono comportare in modo diverso, a seconda della situazione.

 Cosa dirai a Leclerc?

È già venuto al muretto, ci siamo guardati negli occhi ed è bastato così. Credo non ci sia nulla da aggiungere, lo sa bene, ne è consapevole. Credo che per lui, oggi è stata sicuramente un’occasione mancata. Però, ci sono tante altre gare, si rifarà. Non c’è dubbio che è un ragazzo velocissimo e che anche oggi stava facendo qualcosa di straordinario.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

10 commenti

  1. Beh, dai: ha fatto una bella gara ma se quelli davanti non avessero fatto la gara ad eliminazione, non sarebbe andata così. Basti solo vedere che terzo è Kviat e quarto Stroll e che i piloti arrivato in fondo sono solo 13! Non è che la ferrari da oggi può pensare di aver risolto tutti i problemi e anche di aver riaperto il mondiale. Tutta questa esaltazione pare un pò eccessiva, no? Onore al pilota che un pò si è ritrovato. Ha avuto la freddezza di non commettere errori e è stato bravo, con l’ulitima SC, a trovarsi in quinta posizione. Ma allora sono stati bravi anche Kviat e Stroll che tra le mani non hanno certo una ferrari! Un bravo anche a Kubica: seppur con la penalizzazione, forse nell’unica gara dove arriva davanti al compagno, riesce a raccogliere l’unico, finora, punto della Williams

  2. Anche leclerc senza safety car ecc non sarebbe stato secondo… Vettel pero’ e’ partito 10 posizioni dietro di lui… E lui secondo con la possibilita’ di vincere va a muro x l’ ennesima volta… Il pilota su cui la ferrari deve puntare… Il fenomeno della ferrari…

    1. Un pilota sll’undicesima gara su una Ferrari la prima bagnata della sua carriera, credo meriti delle attenuanti

      1. Sono 11 gare che sento dire sempre che ha attenuanti ecc… Allora come dice villenueve e ha ragione doveva fare un’ altro anno in alfa fara’ piu’ esperienza e poi venire in ferrari…. Ha ragione villenueve, viene osannato e giustificato troppo spesso’ se vieni in ferrari devi essere pronto o quasi o lui ancora non lo e’ completamente… Non pensate che non sbagliera’ piu’ i prossimi anni poi vedrete… Guidare una ferrari e’ diverso che gli altri team e se diventerebbe prima guida con tutta la pressione su di lui vedrete sara’ peggio… E’ forte ma viene osannato e giustificato oltre misura… Il tempo dira’….

      2. Giustificato perché ha fatto solo 11 gare in Ferrari… si ricordi il primo anno di un certo Villeneuve (il padre…)

  3. Ma alla Ferrari si sono resi conto che dopo Verstappen non c’era più nessuno con una macchina competitiva?!?!?
    Ho piacere che Vettel sia arrivato secondo ma i problemi in Ferrari non sono certo risolti con un fortunoso podio.

    1. Quello Ferrari no, quelli di Vettel forse

  4. Esco un attimo dal seminato. Solo io ho l’impressione che i box Ferrari siano in una pericolosa fase involutiva? Una volta la Ferrari era simbolo di eccellenza in tutto o quasi, oggi non si può vedere un pit stop senza che si sia presi da un misto tra timore e rassegnazione. Durante il GP la media dei pit stop Ferrari è stata di oltre 4 secondi, roba che sarebbe considerata inaccettabile in Haas. Noi invece eravamo sollevati perchè almeno le gomme c’erano. Però siamo contenti perchè almeno le auto non si sono fermate. Manca completamente la tensione verso il massimo. Dopo un GP così in una scuderia che aspiri a vincere se non a dominare, appena arrivati in sede dovrebbero saltare teste come tappi di champagne e chi rimane e sostituisce deve sapere che rimane li se eccelle, altrimenti torna all’elettrauto. Invece sembra che non importi a nessuno. Andate a vedervi i tempi dei pit stop, roba da piangere.

    1. Forse paura di sbagliare?

    2. Condivido pienamente. Non solo i pit stop sono orrendi ma anche la strategia messa in atto fino a oggi nei gran premi è da buttare ( vedi monte carlo, esempio “smagliante” ).

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.