#Binotto: “Contenti, ma pieni di problemi. Dobbiamo lavorare tanto”

Mattia Binotto è più contento di quanto si sarebbe mai aspettato dal risultato della Ferrari… Un secondo posto è meglio di un’oasi dopo una camminata nel deserto… Sentite che cosa ha raccontato a Sky Sport?

“Si, l’abbiamo detto a inizio weekend, saremo in difesa, dobbiamo cercare di massimizzare in qualche modo. Il secondo posto è una bellissima sorpresa, che dopo la qualifica di ieri nessuno si aspettava. Leclerc ha fatto una bellissima gara, ha saputo difendersi quando c’era da difendere, ha saputo portare la macchina al traguardo, a fare dei sorpassi incredibili. Quindi, contenti per il secondo posto, ma non ci scordiamo i problemi di prestazione che abbiamo in questo momento. La qualifica era ieri, ce l’abbiamo ben chiara davanti a noi, c’è molto da fare. Credo che già guardando alla prossima gara, il nostro obiettivo è quello di cercare di migliorare”.

Forse un po ingenuo Vettel nell’attacco a Sainz?

“Si, è un peccato per i punti persi, soprattutto quando si pensa che la Red Bull non ne ha fatti. Quindi, era fondamentale per noi cercare di ottimizzare e massimizzare i punti. In quel momento, ha sicuramente commesso un errore, lui dice che la macchina oggi non era ben bilanciata, che faceva fatica a guidarla. Credo che quando un pilota è in difficoltà con la propria macchina, magari, commette anche qualche errore in più. Rimane il fatto che oggi si poteva far meglio”.

Riuscirete già a portare qualcosa di nuovo nella prossima gara?

“Stiamo cercando di lavorare giorno e notte a Maranello, stiamo spingendo tanto per cercare di anticipare il più possibile. Arrivare la prossima settimana qui in Austria, non solo è importante per il confronto diretto sulla pista, ma anche, chiaramente, per cercare di migliorare la macchina, portarci avanti, staccarci un po da quel gruppo, che sia McLaren, Renault o Racing Point, perché credo che la posizione della Ferrari non sia quella”.

Avete pensato al progetto di questa macchina pensando, forse, alla potenza del motore del 2019?

“Sicuramente, abbiamo perso di prestazione nel motore, ci sono stati tanti chiarimenti, delle direttive tecniche, e credo che abbiano impattato un po su tutti. Senza guardare allo scorso anno, dobbiamo rimanere concentrati su questo, ma già guardando ieri la qualifica, abbiamo perso un secondo rispetto alla pole, e nel secondo, sette o otto sono di rettilineo, quindi, solo due o tre decimi in curva. Abbiamo detto che questa macchina ha un problema aerodinamico, che stiamo cercando di correggere, miglioreremo nelle curve. Se oggi siamo due o tre decimi dietro, possiamo essere molto velocemente, lo speriamo, molto forti nelle curve ed essere dove dovremmo essere. Rimane, poi, il problema del rettilineo, una cosa che dobbiamo ancora ben capire, perché la differenza è tanta, o troppa”.

Conferma il Mugello?

“Ci siamo molto vicini, non abbiamo ancora firmato, stiamo spingendo sul Mugello da tanto tempo. Per noi è una cosa bella, importante, ci teniamo molto, siamo stati subito in contatto con la F1, l’abbiamo proposta, l’abbiamo voluta e credo che c’arriveremo, siamo al 98%. Finché non c’è la firma, incrociamo le dita. Sarebbe la ciliegina sulla torta e poter festeggiare al Mugello i nostri 1000 gran premi sarebbe bellissimo. È la nostra pista, pista di proprietà Ferrari. Poi, vedremo anche il discorso dei tifosi, perché sarebbe bello poter avere anche i tifosi al Mugello. Sappiamo della situazione Covid e la valuteremo al momento opportuno”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

4 commenti

  1. Sig Zapelloni
    Non ho capito se settimana prossima ci sara la stessa Ferrari o no.
    Grazie

    1. Potrebbe esserci un’evoluzione aerodinamica, ma non per recuperare 9 decimi

  2. Con 9 ritiri e una penalizzazione, sono arrivati in 11 e il solo Latifi è rimasto a secco. Era più probabile fare pnti che non farli oggi. Non sarà sempre così.

    1. Anche l’affidabilità conta

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