#Binotto: “La #Ferrari ci crede ancora. Ora dovremo essere più aggressivi nello sviluppo”

Sentire il presidente Elkann vantarsi del giro più veloce in gara, ottenuto all’ultimo con gomme fresche e macchina scarica di benzina, fa venire i brividi. Giusto dare fiducia, compattare la squadra. Ma vantarsi di quel giro veloce… è un po’ come dire che la Mercedes oltre che forte è fortunata

Mattia Binotto ci mette subito la faccia. Come sempre a fine gara si presenta davanti ai microfoni Sky a spiegare. Non deve essere facile dopo quattro batoste su quattro.

“Che la Mercedes sia forte non è una sorpresa, lo sosteniamo fin dall’inizio. Però non ci aspettavamo una gara così a Baku. Avevamo altre aspettative. Potevamo fare meglio in qualifica: partire davanti è diverso e ci avrebbe garantito altre opportunità”

“Dobbiamo capire i punti deboli e migliorare”

“Esser davanti ci avrebbero aiutato anche per la gestione delle gomme che non sono facili. Le qualifiche sono fondamentali, è sempre più facile in gara se si parte davanti”.

“Non cambierà il nostro modo di lavorare. Dobbiamo migliorare noi stessi e cercare di andare oltre, spingere qualche scelta essere più aggressivi in qualche sviluppo”

“Lo spirito è buono positivo, siamo uniti e abbiamo voglia far bene, pensavamo in un miglior inizio, speravamo di essere più competitivi da subito, ma abbiamo ancora tante gare”

“Ci sentiamo ancora in lotta per il Mondiale, ci mancherebbe. Abbiamo altre 17 opportunità per esser bravi, cercheremo di far risultato per noi è soprattutto per i tifosi, lo riteniamo un dovere per loro”.

Vettel aggiunge la sua interpretazioni: “Non possiamo essere contenti, la Mercedes è molto veloce, ma la nostra macchina è forte, solo che non riusciamo a trovare la finestra giusta per far funzionare le gomme. Neppure la Mercedes credo che capisca perché loro quella finestra la trovano… “.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

14 commenti

  1. Vedere Leclerc lasciato a piedi , ancora, dalla Scuderia Ferrari e’ penoso: poi non lamentiamoci se le “coccole” degli uomini Mercedes lo dovessero portare via da Maranello un domani…

    Quando si hanno i denti non si ha il pane, e quando non si ha il pane si hanno i denti: mi chiedo quando la Ferrari riuscira’ ad avere un “pacchetto completo”.

    Michy

    1. Beh in questo weekend è stato Charles a lasciare a piedi la Ferrari…

      1. Si, il muretto l’ha centrato lui sabato, non c’e’ dubbio, e mi pare che si sia preso le sue responsabilita’, ma se si e’ perdonato un 4 volte campione del mondo da piu’ di un anno a questa parte perche’ non perdonare chi sta dimostrando di essere piu’ veloce, aggressivo e determinato?

        Vettel e’ partito terzo ed e’ finito tale, quando Raikkonen faceva uguale lo linciavano….

        Michy

    2. siete fissati con leclerc, il problema è che la macchina non va, che rispetto all’anno scorso e a 2 anni fa siamo tornati indietro. non capisco perchè nessuno critica binotto e le sue scelte. Forse perchè era il pupillo di marchionne (pace all’anima sua) che è uno che avrà pur fatto fare un sacco di soldi al gruppo fiat, ma che in ferrari non ha portato alcun risultato. Una cosa è l’alta finanza, un’altra sono le corse.

      1. Aspettiamo in paio di gare ancora

  2. Imbarazzante ,non capisce cosa succede a casa sua e si permette di parlare degli altri.
    Mai e poi mai avrei pensato di rimpiangere l’odiato Arrivabene.
    Auguri

  3. l’aveva previsto, l’avevo previsto, l’avevano previsto.
    Perso il mondiale dell’anno scorso con la vettura vincente contro una Mercedes progettata male dall’inizio ,a quasi totale responsabilita’ di Vettel, si rientra nei ranghi.

    1. Sono frustrato quanto lei, ma attribuire quasi tutta la responsabilità a Vettel è non solo semplicistico (è evidente a tutti che ha fatto degli errori indiscutibili) ma fuorviante a comprendere come si è potuto finire così oggi: la macchina è in crisi di prestazione dall’autunno 2018, Vettel ha sbagliato nelle ultime gare perché ha sempre forzato oltre il limite per aggrapparsi al sogno mondiale (e se ricordate è un suo tratto caratteristico dai tempi in Red Bull, si veda GP Brasile testacoda e rimonta incredibile), Arrivabene probabilmente aveva ragione a lamentarsi degli sviluppi non inefficaci (ricordate le gare di fine anno scorso in cui siamo finiti dietro alle Red Bull?) e adesso continuiamo coerentemente sulla stessa linea.

  4. Le scuse stanno finendo, è un trend negativo che non si interrompe da dopo Monza 2018. Binotto ahimè è in difficoltà a spiegare cosa non va, però frasi come “Non cambieremo il modo di lavorare” non sono ricevibili: sembra che non si voglia testardamente accettare alcuna autocritica e ammettere gli errori, per risolverli. Io salverei piloti, team in pista e strategie, al momento i guai sono interamente tecnici (prima affidabilità, ora anche prestazioni). Del resto con un presidente che si esprime così, purtroppo non vedo segnali forti che possano scuotere lo status quo. Su quale persona possiamo puntare per il futuro (piloti esclusi)?

  5. Buona sera Dr. Zapelloni, salvo miracoli, a mio parere, il Mondiale è già finito per la Ferrari. Quindi, le pongo questa domanda: secondo lei, anche per evitare un campionato che rischia di essere tra i più noiosi di sempre, la Mercedes lascerà correre liberamente i suoi piloti come fece quando Rosberg ed Hamilton si giocarono il Mondiale? Grazie.

    1. Nelle prossime due gare, due piste molto hamiltoniane… vedremo

  6. Al mio paese si dice che era meglio quando era peggio.
    Trovo che la gestione sia peggiorata, e molto.
    Anche questo anno la ferrari farà un buco nell’acqua, a mio parere troppo dilettanti.

  7. Diciamo che la ferrari è al massimo del suo reale valore..

    1. Non ne sono sicuro

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