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Disastro #Ferrari. #Hamilton una pole per i 125 anni #Mercedes

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Leclerc decimo. Vettel ventesimo. Il sabato che non si aspettava nessun tifoso della Ferrari dopo il dominio Rosso nelle tre sessioni di prove che hanno preceduto le qualifiche. In pole c’è ancora Hamilton con la sua Mercedes in festa per i suoi 125 anni di Motorsport.

Che disastro. La Ferrari paga ancora una volta la mancanza di affidabilità. Lascia a piedi i suoi piloti dopo averli illusi di poter strappare non solo lampole position, ma addirittura l’intera prima fila. Il meteo non era più quello torrido di venerdì, ma la temperatura in pista era rimasta alta, sopra i 44° e la Ferrari in mattinata aveva fatto vedere di esserci ancora.

Poi in qualifica quando era il momento di attaccare la pattuglia tedesca con i suoi vestiti vintage per festeggiare i 125 anni, ecco il patatrac.

“I have an issue. I lost power”… a Sebastian Vettel sono bastati pochi metri per capire che qualcosa nel suo motore non andava. Ha perso potenza, ha perso la spinta del turbo. I meccanici hanno tentato il miracolo, ma non sono riusciti a realizzarlo. Seb è rimasto senza tempo. Ultimo. “Mi sento vuoto”, ha detto. Difficile dargli torto.

L’illusione di Leclerc è durata fino al Q3 quando non è neppure riuscito a uscire dai box. Anche lui fermato da un problema al motore, anzi al pescaggio della benzina. Anche lui ammutolito dopo che in Q1 aveva ottenuto il miglior tempo facendo sognare il popolo rosso. In Q2 aveva fatto un errorino alla curva uno andando oltre i limiti della pista, ma aveva recuperato fino a strappare il secondo posto. Ma poi è arrivato il problema e Charles è rimasto muto ai box.

#Ferrari da battere al #GermanGp. Ma è vera gloria?

La domandina del giorno è: questa organizzazione orizzontale può funzionare? Oppure è meglio ripensarla?

Hamilton è rimasto senza avversari anche se Verstappen ci ha provato, restando però a 0″346. Max dovrà provarci al via. Non ha nulla da perdere e lo sa. Non resta che consolarsi con lo straordinario quinto posto di Kimi Raikkonen con l’Alfa Sauber (peccato per Giovinazzi fuori per 10 millesimi in Q2).

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