#F1: un punto al giro più veloce. Buona idea

La Formula 1 ha deciso di assegnare un punto a chi realizzerà il giro più veloce in gara, a condizione che sia classificato tra i primi 10. La proposta già ratificata dal Consiglio Mondiale della Fia deve essere ratificata con un voto via mail della F1 Commission.

Buona idea. Non nuova, d’accordo, visto che era già successo dal 1950 al 1959 (e che già l’adotta la FormulaE), ma comunque un motivo d’interesse in più per i giri finali di gare che ci auguriamo meno noiose degli ultimi tempi. E poi fanno 21 punti totali che proprio pochi non sono… Io ne avrei dato uno (se non 2) anche per la pole position… ma comunque Liberty Media dà ancora una volta l’idea di cercare ogni strada per restituire al pubblico dei Gp un po’ di spettacolo.

Qualche dubbio sul fatto che il punto viene assegnato solo se il pilota autore del giuro veloce si classifica tra i primi 10. Ma se Raikkonen dovesse fare un giro spettacolare con l’Alfa a 3 tornate dalla fine e poi finire fuori pista al penultimo giro…. Forse è più logico dire che il giro più veloce va ritenuto valido se quando lo realizza il pilota è tra i primi 10 in classifica…

Comunque difficile possa diventare decisivo per un mondiale… Però non si sa mai visto che in passato tante volte la corona si è assegnata per pochi punti… Hawthorn ad esempio vinse il titolo grazie a quei punti e se ci fosse stata questa regola nel 2008 Massa avrebbe un Mondiale (e Hamilton uno in meno): tre giri veloci per il ferrarista, uno solo per Lewis si sarebbe passati dal 98-97 al 99-100. Anche se va ricordato che allora al vincitore spettavano 10 punti e non 25, quindi un punto per il giro veloce avrebbe avuto molto più peso di quanto ne avrà da quest’anno.

L’anno scorso, per la cronaca, avrebbero preso punti: Bottas (7), Ricciardo (4), Vettel e Hamilton (3), Verstappen (2), Raikkonen e Magnussen (1). Con 10 Mercedes, 6 RedBull, 4 Ferrari e 1 Haas.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Bella idea ma anche io concordo che darlo ai primi 10 sia un’idea cervellotica e di scarsa comprensione per gli spettatori. Se la paura era di evitare che un team minore puntasse solo al giro veloce per avere punti disinteressandosi della gara, allora si sarebbe potuto stabilire che il pilota dovesse almeno completare la corsa (o una percentuale di essa)…

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