#Ferrari, i perchè di un disastro diventato catastrofe

  • Perchè la Ferrari è andata così male?
  • Perchè ha preso 0″984 dalla Mercedes di Bottas?
  • Perchè Leclerc che l’anno scorso era in pole (1’03″003) quest’anno è stato più lento di oltre 9 decimi (1’03″923)?
  • Perchè il motore Ferrari perde 9 km di velocità massima e 5 sulla linea del traguardo?
  • Perchè le velocità della SF1000 sono le peggiori del lotto?

Sono solo alcune delle domande che ci rimbalzano in testa dopo le qualifiche del primo gran premio della stagione. Prendere 9 decimi su una pista di poco più di 4 chilometri, la più breve del mondiale è cone perdere a braccio di ferro con un bambino. Imbarazzante.

La Ferrari ha completamente sbagliato il progetto SF1000. Cercando di migliorare i difetti della SF90 ha tirato troppo la coperta dall’altra parte ma nello stesso momento ha perduto efficienza aerodinamica (nel primo settore perde quasi il 60% del totale) e pure in velocità.

Colpa del progetto, del tealio e dell’aerodinamica. Ma colpa anche del motore. Quello che era considerato il miglior motore della Formula 1 non spinge più come prima. Non spinge più come prima dei richiami Fia sul flussometro (dopo il Gp di Singapore dello scorso anno). Il calo di prestazioni di un anno fa in Giappone, Stati Uniti, Brasile aveva alimentato qualche sospetto, ma a Maranello si erano difesi adducendo altre difficoltà. Oggi purtroppo quei cattivi pensieri tornano d’attualità…

“Purtroppo il valore della nostra macchina è questo, per adesso. Ma bisogna lavorare e costruire per il futuro una macchina migliore e non demoralizzarci adesso”, ha dichiarato Leclerc. Oggi l’unica cosa che può rincurarlo è di avere un contratto lungo… Perchè se le novità in arrivo in Ungheria non cambieranno la situazione la Ferrari che ha approvato il congelamento dei regolamenti, non scordiamolo, rischia di poter tornare a vincere solo nel 2022…

  • Red Bull a parte (+0″038) sono soltanto tre le squadre che hanno sensibilmente peggiorato le prestazioni tra Austria 2019 e Austria 2020: tutte le motorizzate Ferrari:
  • Ferrari +0″920
  • Alfa Romeo +1″009
  • Haas +0″619

Tutte le altre sono migliorate, chi moltissimo come la Racing Point (-0″921), chi molto come McLaren (-0″527), Mercedes (-0″323) o Renault (-0″408). Per non dire della Williams che però partiva quasi da ferma (-0″737). Perfino l’Alpha Tauri ha fatto un passo avanti (-0″360)…

A Maranello hanno imparato il passo del gambero. Non resta che lavorare. Sperando che basti. Perchè erano anni che la situazione non era così nera.


“Sapevamo che sarebbe stato un inizio di stagione difficile e il risultato di oggi ne è una conferma, anche oltre le aspettative – ha detto Binotto – Dobbiamo analizzare bene ogni dettaglio della prestazione e confrontarla con la concorrenza, cercando di capire il perché di questo gap”.

“Ora dobbiamo preparare al meglio la gara di domani: sarà lunga e ricca di incognite, ancora più del solito essendo la prima di questa anomala stagione. Dovremo eseguire il nostro lavoro nella miglior maniera possibile, cercando di tirare fuori il massimo dal pacchetto che abbiamo a disposizione qui. Inutile dare un obiettivo in termini di piazzamento: dobbiamo portare a casa il massimo di punti possibili”, il progetto binottiano.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

8 commenti

  1. Sig Zapelloni
    Grazie per le sue parole, non sono molti che in questo momento hanno il coraggio di esprimersi e tirar fuori I dati.
    A Maranello dovevano sapere che erano Messi cosí male, e dovevano Lottare a morte contro Il congelamento.
    Bravi gli altri ad aproffittare il momento (mr. Wolf, Mr. Stroll, ma anche Mr Brown che sono sicuro un po se la ride adesso e per altri 24 mesi).
    Non lo capisco. Certi errori non si possono fare.
    Sembrano veramente fessi – come agnelli in mezzo ai lupi.
    Una sola parola mi viene in mente: harakiri (sportivo)
    E ripeto, tranne quando Si vince, faceva bene arrivabene a non (stra)parlare = tutte le energie devono andare nel fare una buona macchina.

  2. Buona sera, Le faccio una domanda secca: a sua avviso, Mattia Binotto rischia il posto di Team Principal per il 2021? Grazie.

    1. No

  3. Appare evidente come da anni la Ferrari paghi la mancanza di leadership e carisma nelle figure apicali del team. Non è un caso che negli ultimi anni le innovazioni/aggiornamenti proposti in pista siano stati tutti “incrementali” e sempre all’inseguimento delle Frecce d’Argento (se si esclude la storia del motore 2019). Per non parlare degli errori madornali commessi in fase di scelta delle strategie di gara. All’interno della squadra le competenze ci sono, lo stesso Binotto è un ottimo ingegnere (responsabile del progetto della SF71H che se non fosse stato per gli errori di Vettel si sarebbe laureata campione 2018 ). Mancano i Todt, i Brawn ed persino i Montezemolo. Leader – non necessariamente dal profilo tecnico – in grado di amplificare, motivare ed indirizzare il lavoro del gruppo corse. La Ferrari è un’azienda che adotta quasi sempre la linea della promozione interna nella selezione e nomina del top management ad ogni livello, non solo nella squadra corse. In Ferrari si privilegia premiare qualcuno che è già in azienda da tempo e che si è distinto brillantemente nel proprio lavoro, invece che assumere figure esterne. Vedi Camilleri, vedi Binotto o Domenicali, Baldisserri e Mattiacci prima di loro. Dopo l’esperimento Arrivabene – a mio modesto modo di vedere palesemente inadeguato a ricoprire ruoli manageriali di tale caratura – la Ferrari ha adottato una scelta conservativa, promuovendo il miglior ingegnere del reparto corse. Non è sbagliato a priori premiare le competenze e le professionalità interne piuttosto che cercarle al di fuori, anzi. È sbagliato non riconoscere che al proprio interno vi sia un gap evidente in quelle che sono le caratteristiche richieste a colui che è chiamato a guidare la più gloriosa scuderia di F1. Ci sono molti buoni ingegneri, pochissimi ingegneri prodigiosi ed ancor meno validi team principal. In sintesi, io andrei da Toto Wolff – per quando antipatico possa essere – e gli farei firmare un contratto in bianco, adesso. Vorrei sapere cosa ne pensa lei, signor Zapelloni.

    1. Il problema a parer mio è la mancanza di leadership sopra a Binotto. Il presidente è assente e l’ad parla una volta all’anno… con un Marchionne o un Montezemolo oggi ne avremmo sentite di ogni

  4. Mi trattengo e non esprimo la rabbia, lei Zapelloni credo abbia già toccato tutti i punti caldi e il “Progetto Binottiano” mi sembra una tale ovvietà da sembrare una resa. Non credo nella storia del team giovane come investimento sul futuro, così come non credo che Camilleri abbia il carisma per guidare l’azienda. Dato che la stagione è praticamente compromessa, forse i prossimi 3 mesi devono servire a ricostruire una squadra che non c’è, prendendo decisioni coraggiose. Lei crede (o si augura come me) che il presidente abbia la forza di cambiare rotta? Infine una seconda domanda tecnica sulla vettura: noto che Vettel lamentava carenza grip al retrotreno ed eccessivo sovrasterzo, rispetto alla concorrenza come sono le velocità a centro curva? Abbiamo indiscrezioni? Grazie mille

    1. Purtroppo anche a centro curva la situazione non è migliorata. Si è sacrificata la velocità di punta senza ottenere quella in curva..

  5. Ma quale brutta prestazione dei rossi..7 e 11 esimo per un tesm di mezzaclassifica va benissimo

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