#Ferrari in lotta per il Costruttori? Dai, siamo seri…

La partenza del Gp del Brasile dello scorso anno con l’attacco di Vettel a Bottas

Domenica in Brasile si corre il penultimo Gp della stagione (Sky ore 18.10). Con il mondiale Piloti già assegnato a Hamilton, resta in palio quello Costruttori con la Mercedes che deve gestire 55 punti di vantaggio sulla Ferrari.

La Ferrari può davvero recuperare? È giusto che Arrivabene, Vettel & soci lo raccontino anche alla vigilia del Gp del Brasile, ma sinceramente io proprio non ci credo. 55 punti di vantaggio sugli 86 ancora a disposizione sono davvero troppi. La Ferrari dovrebbe centrare almeno una doppietta, cosa che non le riesce dall’Ungheria dello scorso anno. La Mercedes 4 doppiette quest’anno le ha centrate, la Ferrari ha ottenuto il massimo bottino stagionale in Australia, all’alba del Mondiale, 40 punti con. Seb primo e Kimi terzo.

Per tenere aperto il campionato fino ad Abu Dhabi la Ferrari deve recuperare almeno 13 punti alla Mercedes e portare il vantaggio a meno di 43 lunghezze. Non proprio semplice. Seb e Kimi dovrebbero davvero prendersi primo e secondo posto (43) punti allora potremmo parlarne anche se la Mercedes con un terzo e quarto ne incasserebbe 27 e quindi arriverebbe comunque ad Abu Dhabi con 39 lunghezze di margine…

La pista, dove l’anno scorso Seb interruppe il dominio Mercedes nell’era ibrida, potrebbe anche essere favorevole, ma le condizioni meteo con un alto rischia pioggia non sembrano aiutare i ferraristi che su pista bagnata quest’anno non hanno mai trovato il feeling con la vettura.

San Paolo è terra di ricordi. Le ultime volte che ci sono stato passavo sempre dal cimitero di Morumbi per dare un saluto ad Ayrton. Una targa dorata (Nada pole me separar do amor de Deus) sotto una pianta che ora sarà cresciuta. In mezzo al verde. Un senso di pace. Ma anche di tristezza perché senza quell’incidente a Imola nel 1994 sarebbe stata tutta un’altra Formula 1.

Chissà, ogni tanto ci penso. Senza Imola 1994, forse l’era Schumacher in Ferrari sarebbe diventata l’era Senna. Era scritto che Ayrton sarebbe arrivato a Maranello e conoscendo la stima che Montezemolo aveva per lui credo che nel 1996 sarebbe toccato a lui rialzare le sorti della Ferrari. Ma, come detto, sarebbe stata tutta un’altra storia.

Torniamo a Interlagos, la pista tra i laghi, ma anche tra le favelas. Occhio alle rapine. È una bella pista, molto di motore (il 68% della distanza si percorre in pieno), con un paio di punti per attaccare e sorpassare. La prima curva, prima della esse dedicata a Senna, è punto da grande attacchi. Vedremo.

Ps: pare che Mercedes abbia rinunciato a usare i famosi cerchioni forati anche in Brasile. Ma la Fia che cosa aspetta a chiudere in un modo o nell’altro il discorso?

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

20 commenti

  1. E’ come quello piloti, chiuso da singapore… Se piove poi la ferrarim, lotta x la terza fila….

    1. Sigh!

  2. Oh…e se scendesse un’astronave aliena che rapisse Hamilton e Bottas (macchine incluse)???

    Non si puo’ mai dire….
    Michy

    1. E possiamo anche aggiungere Verstappen è Ricciardo ? Beh, Ricciardo forse no, con la iella che si porta intorno…..

  3. Sarebbe l’ unico modo per sperare nel costruttori….

    1. Arecibo e’ a 918 km… 🙂

      Michy

      1. Inviare il messaggio non è niente, ma restano solo due giorni…..

  4. Nono almeno siamo sicuri per l’anno prossimo….

    1. Vero, non ci avevo pensato, meglio prevedere….

  5. Zappelloni avrei una domanda per lei: mi chiedevo come organizzerebbe il team se fosse al posto di Camilleri…

    Michy

    1. Chi ?

    2. Bella domanda. Merita un post lungo….

      1. Posso aspettare, ma lei lo scriva il post… penso lo leggerebbero in tanti e volentieri.

  6. Invece ci voglio credere. Non crederci significherebbe rinunciare a correre. Tutto è possibile. Bottas, l’uomo tappo oltre che scorrettissimo, se non si dovesse trovare in posizione consona non darebbe problemi. Hamilton potrebbe avere la testa altrove e contemporaneamente voglia di chiudere con una vittoria…fattore che lo potrebbero indurre in errore..e poi su questa pista tutto è possibile. Ricciardo? Mi sa che non gli danno neanche una macchina buona tanto sono concentrati a non far scendere in secondo piano Max. Il ragazzino potrebbe essere una minaccia se e solo se la Ferrari non dovesse essere dominante…ma a quel punto non sarebbe di certo più da considerare il campionato costruttori visto che non sono riusciti a portare un pacchetto vincente.
    Infine in ultima analisi, sottolineando che non sono mai stato un fan delle scie chimiche, che dietro questo sport bellissimo c’è anche tanta politica dietro e accordi spesso sconosciuti a noi umani e qualche volta anche ad addetti ai lavori come Lei e molti altri. Basta guardare al caso freni…è il sintomo di un qualche accordo?

    1. Qual è il caso freni?

      1. mi perdoni…non freni
        cerchioni…ultimamente ogni tanto ho la testa altro ( cambio lavoro e altre storie)

  7. Bottas dovrebbe essere in gara per essere di troppo , Hamilton con la testa altrove non lo immagino, soprattutto in casa di Senna, Ricciardo fortunato se non rompe anche a questo giro, Max..pericoloso si, soprattutto con un tracciato bagnato….

    Non saprie, ma non mi aspetto grosse scintille…

    Il caso freni mi era sfuggito quest’anno…

    Michy

    1. Sui freni mi scuso e ho risposto al Sig. Zappelloni

      1. Nessun problema, pensavo di aver perso un pezzo…ma se ci concentriamo cosi’ tanto su dei cerchioni ma sa che sia cosi’ perche’ siamo lontani anni luce dalla F1 di un tempo, quella di Senna, Prost, Mansell, Alboreto…. e un po’ (tanto) , questa cosa, mi rattrista…

        Michy

  8. E’ vero ma sull’altra mano è aumentato anche tanto il livello di sicurezza dei piloti. Non esiste mai certezza su niente nella vita e soprattutto in questi sport. Ma c’è una tecnologia tale da limare il più possibile la probabilità di brutte cose. Penso quindi che, intrapresa la strada convinta della sicurezza, c’è bisogno di tempi scientifici per soluzioni tali da ritrovare quelle sfide, che oggi mancano un pò a tutti e soprattutto a quello che hanno potuto ammirare vecchie sfide. Ammesso oltretutto che nel breve possano esistere conoscenze e tecnologie da superare questi ostacoli

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