#Ferrari niente appello, ma la guerra continua

La Ferrari non ha presentato appello contro la penalità di 5″ affibbiata a Vettel che è costata al tedesco la vittoria al Gp del Canada. La battaglia però non è finita.

Nessuna bandiera bianca. Solo un cambio di strategia per cercare di ottenere un esito favorevole. Il regolamento sportivo della F.1 sancisce all’articolo 17 paragrafo 1 comma 2a che non si possa presentare appello contro le penalità in termini di tempo stabiliti dal collegio dei commissari. (per fortuna, perchè altrimenti la Mercedes avrebbe poi a sua volta potuto appellarsi sostendo che Hamilton non aveva più cercato il sorpasso dopo la penalità).

L’articolo 14.1.1 del codice stabilisce però che, in caso vengano scoperti elementi nuovi e rilevanti, non disponibili al momento della decisione dei commissari, questi possano essere portati in giudizio. In questo caso il termine ultimo sarebbe di 14 giorni dall’ordine d’arrivo.

La Ferrari sta lavorando sulla telemetria e sui dati in suo possesso per cercare di dimostrare che la manovra di Vettel non è stata effettuata per ostacolare Hamilton, ma soltanto per ragioni di sicurezza.

Continuo a credere che solo Vettel possa sapere perché ha fatto quel movimento verso l’esterno. Non ci può essere nessuna telemetria che possa dimostrare il motivo di quella sterzata. Ha guardato negli specchietti prima di farlo? E chi ci dice che non l’abbia fatto per valutare di non avere Hamilton già di fianco?

Per questo continuo a sostenere che la decisione dei commissari non sia stata folle, ma eccessivamente severa. Forse la scelta migliore sarebbe stata di farci divertire fino all’ultimo rimandando il verdetto a fine gara…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Negli ultimi giri, dopo il 48°, non c’è più stata gara. Anzi, sembrava che Hamilton avesse timore a stuzzicare vettel. Magari temeva lo avrebbe potuto burìttare fuori. Non è mai sceso sotto 0.6″ di distacco. Ci hanno tolto una parte (forse la migliore) di un bellissimo GP.

  2. D’accordo pienamente con lei Zapelloni.
    Credo che il tentativo della Ferrari non sia del tutto velleitario ma in prospettiva futura per una revisione dei regolamenti, e nel breve mirata alla restituzione punti patente a Vettel. Difficilmente potranno provare con certezza la volontarietà come la Ferrari potrà scagionare pienamente il pilota. Restituire i punti patente sembrerebbe giusto.
    Saluti

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