#Ferrari: “Prima cercheremo le prestazioni, poi l’affidabilità”

“Prima il tempo sul giro, poi l’affidabilità”. La Ferrari torna dalla Cina con questa priorità. La SF70 che già era fragile si è scoperta anche poco competitiva perdendo 0″244 al giro sulle Mercedes.

Mattia Binotto ha ragione. Prima di tutto vanno ritrovate le prestazioni perse tra il Bahrain e la Cina e ancora più rapidamente tra il venerdì e il sabato. Due podi in tre gare sono meno del minimo sindacale, soprattutto se i punti di distacco dalla Mercedes in classifica Costruttori sono già 57!

La SF90 si è dimostrata una monoposto molto difficile da mettere a punto. Ha delle potenzialità, ma è difficile riuscire a farle emergere. Secondo l’ingegner Mazzola, ingegnere di pista con Michael all’inizio degli anni Novanta, la SF90 è una cosiddetta vettura “Peaky”, una vettura che raggiunge le prestazioni solo se tutto quadra alla perfezione. Quel che probabilmente è successo in Bahrain quando tutto ha funzionato a meraviglia in qualifica e in gara.

“Abbiamo una buona macchina, ma non riusciamo a trovare la finestra perché anche in pista sia una buona macchina. Non siamo ancora dove dovremmo essere per quanto abbiamo raccolto nei test”, ha detto anche Vettel dopo la gara di Shanghai. Va trovata questa benedetta finestra insomma. La Sf90 manca di velocità in curva, ha problemi di trazione ma in Cina non ha trovato neppure il vantaggio di motore che pure dovrebbe avere. Il problema non è di facile risoluzione…

La situazione però non è incoraggiante. Da quando è cominciata l’era ibrida, la Mercedes non aveva mai iniziato un campionato con tre doppiette pur avendo conquistato 77 delle 103 gare fin qui disputate dal 2014… Se a Baku non ci sarà una reazione…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

5 commenti

  1. “Una vettura che raggiunge le prestazioni solo se tutto quadra alla perfezione” a mio parere proprio come Vettel. Per lui è facile partire in pole, dettare il suo ritmo e comandare la gara (come in Redbull quando non c’era competizione) ma se si trova in una lotta con un altro rivale viene battuto da questo. In questo caso il pilota deve sopperire alle lievi mancanze della vettura anche se attualmente non sono lievi mancanze ma se in futuro ci saranno voglio vedere il pilota che fa la differenza.

  2. Queste dichiarazioni sono disarmanti perché la soluzione è fuori portata per le prossime 3-4 gare, ammesso che si possa correggere il progetto in corsa. Ancora problemi di trazione e carico aerodinamico insufficiente con l’aggiunta della difficoltà di messa a punto, quando nel pre-campionato si era elogiato l’opposto, significa che la direzione tecnica sta perdendo credibilità. Che peccato

    1. Sempre che come sostengono in molti non stia tutto nella messa a punto… non un progetto sbagliato ma un progetto difficile da sfruttare

  3. Ordini di scuderia e Tattiche sbagliate che penalizzano lecrerc invece di consentirgli di andare all’attacco (forse avrebbe avuto qualche chance in più di vettel). L’unica cosa buona di vettel è stata la difesa su Verstappen, per il resto, nonostante avesse dicharato di essere più veloce del compagno di squadra, non è mai riuscito nemmeno ad avvicinarsi. Confusione nello staff tecnico: il loro “non sappiamo perchè” nelle prime due gare la dice lunga ed infatti ancora adesso sembra non sappiano trovare il bandolo della matassa.Se vogliono ancora cercare di far qualcosa devono solo cominciare a vincere; inanellando terzi e quinti posti non potranno che scivolare ancora più indietro. Dovranno anche fare attenzione a Verstappen ed alla RB che sicuramente non starà a guardare se la ferrari sarà al livello della Mercedes ma si daranno da fare per stare almeno sopra alla rossa.
    Finora la ferrari è campione solo al venerdì, peccato la gara si svolga alla domenica.

    1. Non sono d’accordo in Cina Leclerc non ne aveva più per attaccare le Mercedes….

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