Il peggior Hamilton dell’anno, ottiene il miglior risultato. Fortunato. Fortunatissimo. Ha vinto perché il suo compagno di squadra Bottas ha calpestato un detrito e perché Vettel si è fatto prendere la mano rischiando troppo quando non doveva. Hamilton non ha sbagliato nulla, ma oggi neppure Bottas aveva sbagliato. Eppure alla fine ha vinto Lewis che con i 25 punti si è preso anche la leadership del campionato con 4 punti in più di Vettel.
Una gara pazza, ma bellissima. Incerta fino all’ultimo. Merito (o colpa) di due Safety Car che l’hanno spezzata e stravolta. Alla prima ripartenza Vettel è stato perfetto ed è filato via indisturbato. Alla seconda con Bottas davanti, Seb ha tentato l’affondo alla prima curva, si è infilato come una fionda nel varco che Bottas gli aveva lasciato, ma non è riuscito a tenere la sua Ferrari, ha spiattellato le gomme e si è ritrovato in un colpo da secondo a quarto, poi passato anche da Perez.
Vettel voleva vincere. Meritava di vincere. Ma ha reagito all’imprevisto come un italiano e non come un tedesco, come direbbe il presidente Marchionne. Ha ragionato con il cuore e la pancia, non con la testa. Avesse aspettato… Credo che anche senza la foratura di Bottas, Seb avrebbe avuto più chance che in quella prima curva maledetta. “Facile dire che era un rischio eccessivo. Ma non avevo molte alternative a 330 all’ora in fondo a quel rettilineo. E’ stato un momento sfortunato…”, ha commentato Seb.
Peccato per la Ferrari perché era la macchina più veloce in pista. Stava controllando la gara con facilità quando il crash di casa Red Bull ha ribaltato la situazione. Bottas che aveva allungato all’infinito il suo cambio gomme, lo ha potuto così effettuare sotto Safety Car e si è ritrovato in testa a 5 giri dalla fine. Chi di Safety Car colpisce (in Australia), di Safety Car perisce (qui a Baku). La Ferrari può prendersela solo con Verstappen che cambiando traiettoria due volte si è fatto tamponare da Ricciardo (che serata per Horner!). La vittoria se nel è andata lì. Poi Vettel ha gettato il podio lasciandosi prendere dalla pancia. Ma si può capire la rabbia e lo sconcerto: si era trovato secondo dopo aver disputato una gara perfetta.
Sul podio è finito Raikkonen che si era complicato la vita alla terza curva. Ha ottenuto il risultato massimo con il minimo sforzo. (Si è preso gli insulti di Ocon, davvero un po’ eccessivi)
Perez si è ritrovato sul podio (ma è sotto investigazione) per grazia ricevuta. Ma ogni tanto la fortuna aiuta gli audaci.
Bravo Leclerc che alla quarta gara ha fatto vedere perché la Ferrari crede in lui.
Dietro alla lavagna Verstappen. Se qualcuno non lo ferma finirà con il farsi del male. (Se volete approndire il mio post di due giorni fa…).
