Gilles 36 anni dopo… e se lo paragonassimo a Max?

Villeneuve
Gilles in una delle foto di Ercole Colombo

L’8 maggio è il giorno della memoria per chi ha amato Gilles Villeneuve. Se dopo aver amato Niki Lauda e aver tifato per lui a metà degli anni Settanta, è colpa di Gilles se la Formula1 mi è entrata definitivamente nel cuore. Ricordo dove ero quel giorno e come l’ho saputo. Eppure sono passati 36 anni. Ma Gilles non è un pilota che si può dimenticare. Gilles in fin dei conti era un modo di intendere la vita è lo sport. Un modo politicamente scorretto che oggi farebbe storcere il naso a molti. Passerebbe per un Verstappen. E adesso non mandatemi a quel paese per il paragone un poco irriverente.

Provate però ad andare indietro nel tempo alle prime gare di Gilles, quelle in cui si conquistò il soprannome di Aviatore… erano più gli incidenti dei risultati, più le smargiassate in pista che i fatti concreti. Gilles iniziò così a costruire la sua leggenda… A Ferrari ricordava Nuvolari, anche per quel fisico minuto, lontano anni luce da quello dei piloti di oggi. Il Commendatore se ne innamorò come di un figlio. Gli perdonò tutto rinnovandogli la fiducia fino a che non arrivarono le vittorie, 6 in 67 Gran premi, la prima in Canada nel 1978, l’ultima in Spagna nel 1981.

Davvero trovate folle il paragone con Verstappen? Mi piacerebbe sapere il vostro parere… La provocazione ci sta tutta, ma ditemi che ne pensate… Verstappoen in fin dei conti ha disputato finora 64 gran premi (3 in meno di Gilles), vincendone 3. Ma ricordiamo che Max compirà 21 anni a settembre. Alla sua età Gilles si divertiva ancora con le motoslitte.

Intanto segnalo la bella mostra di Monza dedicata a Gilles “Il mito che non muore“. Foto di Ercole Colombo, testi di Giorgio Terruzzi. Due nomi che significano qualità e tanto amore per l’uomo Gilles, prima che per il pilota…

GillesMostra

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

6 commenti

  1. Buongiorno il paragone non è folle del tutto, due piloti diversi, ma con tanta grinta e un po’ di follia! Però non riesco ad immaginare Gilles correre oggi, con questo regolamento., sarebbe sempre penalizzato!

  2. Esimio Zapelloni , detto che i paragoni tra piloti di epoche diverse sono sempre un po’ azzardati e non si sa cos’ abbia in serbo il futuro per Verstappen , non vedo punti di contatto.
    Gilles potra’ essere stato “aviatore” e smargiasso ma “giusto”, Verstappen e’ tendenzialmente scorretto.
    Saluti

    1. Temo che oggi anche il primo Villeneuve sarebbe bollato come scorretto..

  3. Buonasera Umberto. Se lei si è appassionato alla F1 si tempi di Lauda e poi la sua passione esplose con Gilles si figuri io. Avevo 6 anni e già seguivo tutti i Gp. Sulla Rai senza 4hd, con le mitiche cronache di Mario Poltronieri e ai box Ezio Zermiani. Il sabato vidi l incidente ma ero bambino e non capivo.. Ci speravo. E non era l epoca dei social, delle pay TV con i canali dedicati. E domenica ancora speravo. Andai a pranzo dai nonni e, ogni volta che c era il Gp, volevo fare in fretta per tornare a casa e non perdere la partenza. E quella domenica appresi dalla radio mentre ero in macchina con i miei che si tornava a casa che Gilles non ce l aveva fatta. E scoppiati in un pianto a diritto. Il mio campione se n era andato. Gilles era un Pilota portava e spremeva la macchina sempre al limite.. E si sbagliava.. Ma erano altre piste e altre macchine molto meno sicure e affidabili… E si moriva… E certo incidenti spettacolari ne faceva ma a quel tempo i piloti si rispettavano.. E Gilles era rispettato perché avere incidenti era molto più facile… Ma Gilles seppe pure fare da scudiero a Scheckter anche se era più forte nel 1979 era leale e lo fu anche a Imola 15 giorni prima quando Pironi gli fece lo sgarbo… E Zolder ne fu indirettamente la conseguenza… Io non la voglio attaccare ma il paragone, incidente a parte, per me se giudici il pilota non ci sta. Buona serata

    1. Bei ricordi, grazie di averli condivisi

  4. Buonasera Umberto. Se lei si è appassionato alla F1 ai tempi di Lauda e poi la sua passione esplose con Gilles si figuri io. Avevo 6 anni e già seguivo tutti i Gp. Sulla Rai senza 4hd, con le mitiche cronache di Mario Poltronieri e ai box Ezio Zermiani. Il sabato vidi l incidente ma ero bambino e non capivo.. Ci speravo. E non era l epoca dei social, delle pay TV con i canali dedicati. E domenica ancora speravo. Andai a pranzo dai nonni e, ogni volta che c era il Gp, volevo fare in fretta per tornare a casa e non perdere la partenza. E quella domenica appresi dalla radio mentre ero in macchina con i miei che si tornava a casa che Gilles non ce l aveva fatta. E scoppiai in un pianto a dirotto. Il mio campione se n era andato. Gilles era un Pilota portava e spremeva la macchina sempre al limite.. E si sbagliava.. Ma erano altre piste e altre macchine molto meno sicure e affidabili… E si moriva… E certo incidenti spettacolari ne faceva ma a quel tempo i piloti si rispettavano.. E Gilles era rispettato perché avere incidenti era molto più facile… Ma Gilles seppe pure fare da scudiero a Scheckter anche se era più forte nel 1979 era leale e lo fu anche a Imola 15 giorni prima quando Pironi gli fece lo sgarbo… E Zolder ne fu indirettamente la conseguenza… Io non la voglio attaccare ma il paragone, incidente a parte, per me se giudici il pilota non ci sta. Buona serata

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