Hamilton 100, ma Verstappen non molla. Sainz e la Ferrari podio inatteso, ma meritato

Cento vittorie sono tanta roba davvero. Lewis Hamilton ci arriva sotto la pioggia che stravolge gli ultimi giri del Gran premio di Russia, ma ci arriva ritrovandosi dietro Max Verstappen che partiva da lontano, dall’ultimo posto, e così ha limitato i danni in classifica. Sul podio anche la Ferrari di Carlos Sainz che era scattato davanti a tutti.

Hamilton fa cento, aiutato dalla pioggia e dall’inesperienza di Norris che non è stato ad ascoltare il team respingendo l’invito a montare le Intermedie sotto la pioggia. Un errore che lo ha fatto andare lungo in pusta e scivolare al settimo posto al traguardo. E’ arrivato a due giri dal sogno. Poi lo ha visto sparire. Hamilton questa volta è rientrato al momento giusto e si è visto servire la vittoria sul piatto. Lewis non aveva rischiato troppo al via, perdendo tre posizioni, ma poi quando ha montato le Pirelli bianche al 26° giro ha cominciato a viaggiare con un altro ritmo recuperando posizioni fino a ritrovarsi alle spalle di Norris prima del diluvio. Al 49° giro mentre Norris, seccato, diceva al suo box che non voleva passare alle gomme da bagnato, Lewis rientrava e costruiva così il suo successo numero 100 e la nuova leadership mondiale. Al 30° giro, quando era ancora all’inseguimento del gruppo di testa, Toto Wolff via radio gli aveva detto “Possiamo vincere”. Aveva ragione lui anche se senza pioggia forse sarebbe stato più complicato passare Norris. “Che gara! Norris è stato fantastico aveva un passo grandioso – ammette Lewis – Il meteo era una incognita e il team mi ha aiutato a vincere. Ho però perso tanto in partenza. Senza pioggia? Sarebbe stata dura passare Lando”.

Alla fine Hamilton ha vinto con oltre 53″ di vantaggio. Una vita nella Formula 1 di oggi. Un distacco che non si vedeva dal 2008 a Silverstone. Ma quello che Lewis non si aspettava era di ritrovarsi Verstappen che era scattato dall’ultima posizione di fianco a bere le bollicine italiane. Max ha fatto una gara attenta, senza rischiare troppo al via, senza strafare. Ma ha colto l’attimo. Ha cambiato le gomme al momento giusto e alla fine è arrivato in alto come non si aspettava neppure lui. Una prestazione che in ottica mondiale significa davvero moltissimo. “Partire ultimo e finire secondo è un’impresa – dice Max – Per fortuna la pioggia mi ha aiutato a recuperare le ultime posizioni. Abbiamo scelto il momento giusto: un giro prima e avremmo distrutto le intermedie. Con la penalità che avevo arrivare subito dietro a Hamilton è un sogno”.

Il terzo sul podio è stato Carlos Sainz che ha sfruttato nel miglior modo la posizione di partenza scattando davanti a tutti e restandoci per 12 giri. Sull’asciutto non aveva il ritmo di Norris, ma poi quando nel finale è arrivata l’acqua ha colto anche lui l’attimo giusto e alla fine ha preso la scia giusta per arrivare al podio numero 777 della Ferrari. Un’altra cifra impressionante.

Alla fine ha avuto la miglio chi ha fatto scelte più conservative passando alle Pirelli Intermedie. Scelte scobtate per chi era in lotta per il mondiale. Meno per Carlos che è stato bravo a fidarsi dei box. Chi ha rischiato restando in pista sotto la pioggia alla fine ha pagato caro la scelta. Norris aveva la vittoria in pugno, è scivolato al settimo posto. Leclerc stava lottando con Perez e Alonso, è scivolato fino al 15° posto. Se Norris ha sbagliato perchè ha buttato al vento una vittoria che avrebbe meritato, Leclerc ha fatto bene a rischiare era l’unica carta che aveva a disposizione per provare a far saltare il banco. Peccato per Charles perchè al via era stato fantastico passando al 19° al 14° posto.

In ina gara pazza, rocambolesca e divertentissima ha preso punti importante quella vecchia volpe di Kimi Raikkonen che ha portato l’Alfa Sauber all’ottavo posto. Bottas che in mattinata era stato retrocesso al 17° posto per un cambio motore sospetto (lo aveva già cambiato a Monza) alla fine ha chiuso al quinto posto portando punti pesanti alla Mercedes (Perez anche stavolta ha deluso) dopo una gara decisamente anonima in cui comunque non ha minimamente ostacolato Max.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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