#Hamilton il mangia record: “Che rischi ad Ascari e parabolica!”

Con o senza party mode la Mercedes resta su un altro pianeta. Imprendibile per tutti, soprattutto per chi aveva fatto di tutto, come la Red Bull, per far cambiare le regole. Lewis Hamilton ha avuto un solo avversario, il suo compagno di squadra Bottas e con l’ultimo giro lo ha battuto di 69 millesimi con il nuovo record della pista di Monza (1’18”887) alla media di 264,362 chilometri orari. Il giro più veloce della storia della Formula 1.

Un record che apparteneva alla Ferrari e a Kimi Raikkonen che l’aveva ottenuto due anni fa quando soffiò la pole a Vettel subito dopo aver saputo di esser stato tagliato dalla Scuderia. “In Q1 e Q2 ho girato da solo, mentre in Q3 sono uscito dai box nella giusta posizione, specialmente nel secondo tentativo. Ero partito forte, poi alla prima di Lesmo ho commesso un piccolo errore rischiando di perdere la macchina, per cui alla Ascari e alla Parabolica ho dovuto davvero volare – racconta – Alla fine l’azzardo ha pagato perché sono in Pole, ma alla Ascari ho letteralmente buttato la macchina dentro la variante per riuscire a guadagnare”. Tutto senza neppure sfruttare la scia di Bottas. Una dimostrazione di forza, ma anche di sportività.

Vedi anche questo post Doctor #Hamilton e mister #Lewis: in pista sento di avere dei superpoteri

Hamilton è il mangia record della Ferrari. Si è appena preso quello di Monza (dove è alla settima pole della carriera) dopo aver incassato quello del numero di chilometri in testa a un gran premio. Ma i suoi veri obbiettivi sono altri. E’ a due vittorie dalle 91 di Schumacher e proprio qui a Monza può fare 90 e poi al Mugello raggiungerlo. Per pensare poi a settimo mondiale che nessuno potrà portargli via. “E’ incredibile pensare a queste cifre. Quando ho cominciato a vincere non avrei mai pensato di poter un giorno raggiungere il record di pole di Senna e poi quello delle vittorie di Schumacher. Ma senza la forza della mia squadra non ce l’avrei mai fatta”. Hamilton assicura che non gli mancherà non aver corso con la Ferrari in carriera, ma aggiunge: “Mi piacerebbe tornare a lottare davvero con loro. Io amo la Ferrari e le sue auto, ne ho anche un paio in garage”.

Non ha ancora firmato un contratto per il 2021, ma è impossibile che non pensi di prolungare con la Mercedes. Tutto starà nel vedere per quanti anni ancora. Intanto si diverte a raccontarsi sui social a far vedere l’uomo ce c’è oltre i record della pista. Un uomo che non resta insensibile ai problemi del mondo e non ha esitato a scendere in piazza a manifestare insieme alla gente comune. Un campione speciale. Anche Schumacher applaudirebbe uno così.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Se non ci fosse Botta a tener… botta, in ogni circuito potrebbe quasi accadere quel che Ayrton fece a Montecarlo quando lasciò gli avversari ad un secondo. È un grande, certo aiutato da un’ottima macchina. Ed è anche vera competizione con il suo compagno, salvo ordini di scuderia che proprio non hannoragio e di esistere. Lasciateli duellare nel rispetto delle regole!

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