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Il caso Hamilton: colpa di Lewis o della Ferrari?

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“Voglio solo andare a casa”. L’ultima frase pronunciata da Lewis Hamilton ai microfoni di Mara Sangiorgio a Sky, ha riacceso vecchi allarmi in casa Ferrari proprio nella domenica in cui la Scuderia per la prima volta quest’anno risaliva al secondo posto nel Mondiale Costruttori.

Lewis Hamilton non si arrenderà perchè non è nella sua indole. Non sarebbe arrivato dove è arrivato da dove è partito se fosse uno abituato ad abbattersi alle prime difficoltà. Quando gli altri ragazzini lo prendevano in giro per il colore della sua pelle, non sdi voltava dall’altra parte. Quando saliva sul ring e prendeva un cazzotto sul naso non gettava la spugna. Certo la Ferrari sta mettendo a dura prova la sua pazienza.

Lewis rischia di fare la fine di Prost, Mansell, Alonso, Vettel. Una lunga e ben assortita serie di campioni usciti battuti dalla sfida ferrarista. Venuti per vincere se ne sono andati senza riuscirci. Hanno sfiorato il bersaglio, hanno scritto pagine importanti nella storia della Scuderia. Ma di Mondiali neppure l’ombra (o nel caso di Fernando de ombre belle grosse).

“Lo vedo devastato”, ha scitto Jean Alesi sul Corriere in un’analisi lucida che mi sento di condividere: “Annunciare che dalla Spagna tutto sarebbe cambiato quando era chiaro che non sarebbe cambiato nulla mi è sembrato un atteggiamento fuori luogo. Qui c’è una macchina che non cresce e mi dispiace per Hamilton. Lo vedo proprio «devastato», come ha detto lui stesso. Però non molla, non cerca scuse: anche in questo mostra di essere un campione”.

Adesso la nuova favola ferrarista dice di attendere le novità in arrivo a Silverstone. La nuova sospensione posteriore… E’ un continuo rimandare che fa solo male.

Ma restiamo su Hamilton: colpa sua o della Ferrari? Quando la Ferrari ha ingaggiato a peso d’oro un sette volte campione del mondo, sapeva il rischio che correva. Accendeva altri riflettori su una squadra che non vince il titolo dal 2007 (piloti) 2008 (costruttori). L’impatto mediatico dell’arrivo di Lewis è stato fantastico, andando oltre ogni previsione. Ma tutto quello non ha fatto altro che aumentare l’attesa attorno alla Scuderia. E’ stato bravo Charles a non farsi travolgere a non rodere troppo dentro perchè le attenzioni erano tutte per il compagno. Anche quando Lewis ha vinto la sprint in Cina (unica fiammata ad oggi ancora inspiegabile), Charles ha saputo pensare positivo.

Il problema è che con l’accendersi dei motori, la Ferrari non è riuscita ad accontentare Hamilton. Due volte ha addirittura dovuto chiedergli di lasciar passare Charles.

Di chi è la colpa? Sua o della Ferrari?

Ecco quello che ho scritto su il Foglio

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