Inchiesta Fia sull’uso della Safety. L’ultimo regalo di Todt

L’ultimo atto di Jean Todt da presidente della FIA è l’apertura di un’inchiesta sull’uso della Safety Car ad Abu Dhabi. Un atto dovuto per cancellare le ombre e restituire credibilità al campionato e soprattutto ai suoi arbitri. Ma anche un atto coraggioso perché sarebbe stato molto più semplice lavarsene le mani come tante volte in passato.

Bravo Todt e grazie per quest’ultima mossa. Ora vedremo dove porterà. Speriamo non ai risultati scandalosi che si raggiunsero quando si aprì un’inchiesta sull’incidente fatale al povero Bianchi.

Ecco che cosa dice il comunicato ufficiale:

“Il Gran Premio di Abu Dhabi 2021 ha suscitato un gran numero di reazioni da parte della comunità della F1 e dello sport automobilistico in generale nonché del pubblico. La responsabilità principale della FIA in ogni evento è garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte e l’integrità dello sport”.

“Le circostanze relative all’uso della Safety Car, in seguito dell’incidente del pilota Nicholas Latifi, e le relative comunicazioni tra il direttore di gara e i rappresentanti delle squadre, hanno generato notevoli malintesi e reazioni da parte di team, piloti e fan di Formula 1. Il tutto sta attualmente offuscando l’immagine del Campionato e la doverosa celebrazione del primo Mondiale Piloti conquistato da Max Verstappen e dell’ottavo Mondiale Costruttori consecutivo conquistato dalla Mercedes”.

“A seguito della presentazione di un report relativo alla sequenza degli eventi avvenuti a partire dell’incidente avvenuto al giro 53, e in una costante spinta mirata al miglioramento, il Presidente della FIA ha proposto al World Motor Sport Council che venga avviata un’analisi con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. Questo argomento sarà discusso e affrontato con tutte le squadre ed i piloti per trarre eventuali lezioni da questa situazione e fare maggiore chiarezza nei confronti dei partecipanti, dei media e dei fan sulle normative vigenti. Il tutto al fine di preservare la natura competitiva del nostro sport garantendo al contempo la sicurezza dei piloti del personale. Non sarà la sola Formula 1 a poter beneficiare di questa analisi, ma più in generale tutti i campionati del circuito FIA”.

“La FIA farà quindi tutto il possibile per avviare questa analisi all’interno della governance della Formula 1 e proporrà alla Commissione Formula 1 di dare mandato di studio al Comitato consultivo, con il supporto dei piloti di Formula 1, in modo che qualsiasi feedback significativo ed eventuali conclusioni possano essere tratte prima dell’inizio della stagione 2022”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. OK, ma questo comunque, riguarderà il futuro. Probabilmente si cercherà di normare la materia al fine di ridurre i margini interpretativi. Tuttavia un regolamento c’è:l’articolo 48.12 cita espressamente che la SC debba rientrare un giro dopo lo sdoppiamento, ma l’articolo successivo dà la possibilità di farla rientrare non appena ci siano i margini di sicurezza e nello stesso giro in cui è esposto l’avviso “SC ai box al termine di QUESTO giro”. E ancora l’articolo 15 da ampio margine operativo al direttore di gara sull’utilizzo della SC determinando sia quando deve entrare, sia quando deve uscire. E’ un regolamento lacunoso perchè dovrebbe essere letto in questo modo: il direttore di gara decide quando far entrare la SC, poi decide quando farla uscire, (ad esempio giro 57), per cui i doppiati superano la SC, a questo punto si dovrebbe applicare l’articolo 48.12 e quindi, nel giro successivo, la SC espone l’avviso “SC ai box in QUESTO giro”. Invece Masi ha fatto tutto in un giro: deciso il rientro, fatto passare i doppiati ed esposto l’avviso. A rigore di regolamento ha seguito la procedura. E questo è assurdo. Jean Todt non è un coraggioso, bensì un codardo perchè, fosse stato coraggioso, avrebbe affrontato e risolto questa situazione ora; questo significa che il mondiale 2021 è stato già archiviato (tant’è che c’è scritto “il primo campionato vinto da Max e l’ottavo vinto dalla Mercedes”) e che, le nuove norme varranno solo per il futuro. Tanto quanti altri campionati corrono il rischio di essere aggiudicati all’ultimo giro dell’ultimo GP?

  2. Quello che il comunicato non dice ma che adesso si può intuire, è che tutto nasce dalla spinta della Mercedes che, in cambio del ritiro del ricorso, ha ottenuto che fosse avviata una indagine interna.
    Spero che tra le prime misure da adottare ci sia l’allontanamento di Masi dal ruolo che ha fin qui ricoperto. Ho visto un’intervista di Vitantonio Liuzzi ex pilota, che difende a spada tratta l’operato di Masi. Forse sarebbe meglio che andasse a pescare con lui. Visti i risultati che ha ottenuto in F1, farebbe una bella coppia con l’atro.

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