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Benvenuti a Las Vegas dove tutto è un gioco d’azzardo e uno show. La Formula 1 si trova bene da queste parti dove una volta la facevano gareggiare in un parcheggio. Oggi occupa la città. E quest’anno ha tanto da giocarsi. Non sarà una gara banale quella di domenica mattina all’alba (start alle 5, primo passaggio di Race Anatomy alle 8.15). C’è la lotta Mondiale (Norris ha 24 punti di vantaggio su Piastri e 49 su Max con tre gare e una sprint, qundi 83 punti i palio); ci sono i piloti Ferrari nell’occhio del ciclone Elkann; c’è un Kimi Antonelli gasatissimo dopo il podio brasiliano.
Il Gran Premio di Las Vegas chiude il trittico di appuntamenti americani della stagione 2025 che si concluderà poi con gli ultimi due weekend in Medio Oriente. Il programma del fine settimana viene anticipato di un giorno rispetto ad un normale weekend per sfruttare le ore notturne, con la gara prevista già nella notte di sabato (l’alba italiana).
- Il circuito di Las Vegas, composto da 17 curve e 50 giri di gara, è unico nel suo genere sia per i tempi sul giro registrati lungo la Strip, sia per le sue caratteristiche tecniche.
- Con una lunghezza di 6,201 chilometri, è il secondo tracciato più lungo del calendario dopo Spa e uno dei più veloci in termini di media sul giro.
- Nel 2024, Alex Albon su Williams ha raggiunto la velocità massima più alta della stagione (368 km/h) sul rettilineo tra le curve 12 e 14. Quest’ultima curva, dove i piloti sperimentano una forte decelerazione in frenata, rappresenta uno dei principali punti di sorpasso.
- Quasi l’80% del giro viene percorso in piena accelerazione, attraversando luoghi iconici come il Venetian e il Caesars Palace, sede dei primi due GP di Las Vegas.
- Se nel 1981 e 1982 il tracciato era ricavato in un parcheggio, oggi si snoda sulle principali strade della città, con arredi urbani e residui oleosi dovuti al traffico quotidiano, che riducono l’aderenza. L’evoluzione della pista nel corso del fine settimana sarà particolarmente marcata.
- Le prime due sessioni di prove libere si svolgeranno giovedì, seguite venerdì dalla terza sessione e dalle qualifiche, mentre Il Gran Premio si disputerà appunto sabato.
- Tutte le attività in pista sono state anticipate di circa due ore rispetto agli orari dello scorso anno. Il Nevada ha già offerto gare combattute e ricche di sorpassi, agevolati dalla conformazione del tracciato che si snoda lungo la celebre Strip.
Per i freni indice di difficoltà 3
- Secondo i tecnici del gruppo Brembo il Las Vegas Strip Circuit da 6.201 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
- In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché pur avendo 7 frenate al giro i freni sono utilizzati per complessivi 14 secondi e mezzo.
- Tre delle frenate sono della categoria Hard, 2 Medium e 2 Light ma in 5 punti gli spazi di frenata superano i 115 metri.
- La curva più dura del Las Vegas Strip Circuit per l’impianto frenante è la numero 14: le monoposto vi arrivano a 350 km/h e scendono a 102 km/h in 2,74 secondi durante i quali percorrono 143 metri.
- Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,2 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 127 kg. La potenza frenante è invece di 2.535 kW.
La gestione della temperatura delle gomme
- Per il terzo anno consecutivo, le mescole selezionate per il Gran Premio cittadino di Las Vegas sono C3, C4 e C5. Una delle sfide principali sarà la gestione della temperatura degli pneumatici, soprattutto nelle qualifiche.
- L’anticipazione delle sessioni di pista sarà un aiuto per i piloti che troveranno così condizioni meno rigide che facilitano il riscaldamento delle gomme.
- Sarà comunque cruciale effettuare un giro di preparazione prima di quello lanciato per portare le mescole nella corretta finestra di utilizzo. I pneumatici di quest’anno presentano inoltre proprietà meccaniche migliorate, che dovrebbero ridurre il degrado, particolarmente evidente lo scorso anno sulla mescola media.
- La scelta Pirelli di non optare per un tris ancora più morbido è legata al rischio che il graining, comparso fin dalla prima edizione, possa compromettere eccessivamente l’efficacia dell’attuale mescola più morbida della gamma.
La Ferrari cambia il rosso per l’occasione
- I piloti della Scuderia Ferrari HP nel weekend di Las Vegas vestiranno di rosso, ma sarà qualcosa fuori dal comune. Charles e Lewis indosseranno infatti tute, divise e cappellini fatti di tre diverse tonalità di rosso per celebrare i 20 anni di collaborazione con Puma, partner del team dal 2005.
- Ci sarà l’amaranto delle origini, sfoggiato anche in occasione del Gran Premio numero 1000 della Scuderia in Formula 1 – andato in scena al Mugello nel 2020 –, il rosso della vettura 2007, che vinse il titolo Piloti con Kimi Räikkönen, e quello della F2008 che portò a casa il campionato Costruttori nella stagione successiva, con il finlandese e Felipe Massa.
Verstappen e Russell i due re di Las Vegas
- La stragrande maggioranza dei piloti ha scelto di partire con le gomme Medium, fatta eccezione per quattro casi. Fernando Alonso ha optato per le Soft, mentre Sergio Pérez, Valtteri Bottas e Franco Colapinto (quest’ultimo partito dalla pitlane) hanno preferito le Hard.
- Le mescole più dure, con due set conservati da quasi tutti per la gara, sono state impiegate soprattutto in strategie a due soste, dove i piloti hanno preferito sfruttare il più possibile i pneumatici invece che gestirli.
- Il degrado è rimasto comunque contenuto, così come l’usura, mentre il graining ha fatto la sua comparsa principalmente sulle Medium utilizzate nel primo stint.
- Il Gran Premio di Las Vegas è alla sua terza edizione sulla Strip ma è la quinta volta che una gara per il campionato di Formula 1 si corre nella capitale del gioco d’azzardo.
- Attorno all’hotel Caesars Palace si disputò infatti un Gran Premio nel 1981 e 1982.
- La gara inaugurale sul Las Vegas Strip Circuit nel 2023 è stata vinta da Max Verstappen mentre ad avere la meglio nella seconda edizione fu George Russell, autore anche della pole position di quell’anno.
- Dall’esordio in Formula 1, nel 1975, con una fornitura di dischi in ghisa per la Ferrari, le monoposto dotate di componenti frenanti Brembo hanno conquistato 33 GP negli Usa, su 8 differenti tracciati: 12 le vittorie ad Austin, 6 ad Indianapolis, 3 a Long Beach, Phoenix e Watkins Glen, 2 a Detroit, Las Vegas e Miami.
- Nessun successo invece a Caesars Palace e Dallas, oltre a Riverside e Sebring utilizzati nel 1959 e 1960, quando Brembo non era ancora nata.

