La lucida follia di #Dovizioso campione vero

Andrea Dovizioso ha vinto con la sua Ducati il Gp d’Austria dopo una serie di sorpassi e controsorpassi mozzafiato. Andrea e Marc ora sono sul 7 a 7 nel computo dei duelli che li ha visti protagonisti.

Una lucida follia. Non c’è altro modo di definire il sorpasso all’ultima curva dell’ultimo giro che ha regalato al Dovi la vittoria in Austria, suo secondo centro stagionale.

Il duello è stato pazzesco ed entusiasmante fin da via. Marquez ha tentato la fuga solitaria ma il Dovi in stato di grazia gli è rimasto incollato fino ai giri finali, quando poi è cominciata la serie di sorpassi e controsorpassi da brivido.

Applausi a due piloti che hanno gareggiato da fenomeni su una pista dove da quattro anni vince sempre una Ducati…. anche se questa volta il vantaggio della moto italiana non era evidente come in passato… anzi…

Più guardo la carriera del Dovi è più mi chiedo: ma quanti mondiali avrebbe già vinto se dall’altra parte non ci fosse Marquez? Perché la sfortuna del Dovi è di essere nel momento top della sua carriera proprio mentre il suo avversario è il miglior pilota in circolazione

La vittoria austriaca, forse la più bella del Dovi, è la vittoria della follia perché provarci li in quel modo non è folle è di più… “È stato qualcosa di crazy ma tanto sapevo che o ci riuscivo o finivo lungo” ha detto il Dovi…

Ha vinto con la follia. Ha vinto con il cuore. Ha vinto con la testa perché per avventurarsi in quel sorpasso all’ultima curva, devi pensarci su un po’ prima. Una vittoria da campione. Che dovrebbe mettere a tacere le voci e i dissapori con la squadra (Dall’Igna ha ammesso di aver cercato ancora Lorenzo per la Pramac). Dovi c’è. E non solo nelle urla celestiali di Guidone Meda. Il Dovi c’è davvero perché per battere Lorenzo così ci vogliono moto, talento e tanto coraggio,

Domeniche come quella austriaca confermano che Dovi è un campione vero. Dovrebbe solo correre sempre così. Ormai non ha nulla da perdere…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Marquez e’ sempre li a lottare sempre almeno per il podio… Dovizioso solo dove sono piste per la ducati e’ li a lottare senno’ fa gare normali anche anonime…. Marquez il peggior risultato che ha fatto a parte quando e’ caduto e’ secondo quindi… E qui non ce tra moto la differenza che ce in f1 con una mercedes con un passo gara 1,5 -2 secondi piu veloce degli avversari dove anche verstappen ha dichiarato ieri che la mercedes ed hamilton decidono loro quando spingere talmente sono dominanti in f1 la differenza la fa mercedes non hamilton qua la fa marquez lui e’ un fenomeno…. Dovizioso e’ un gran pilota, migliorato molto in questi anni ma marquez e’ 2 spanne superiore… Ora che poi negli ultimi anni si e’ messo a ragionare sui punti in campionato e’ praticamente imbattibile o quasi… Lui fa la differenza non il mezzo come in f1 x hamilton….

    1. Che Marquez faccia la differenza non ci sono dubbi, ma se confronta Hamilton e il suo compagno vedrà che la differenza la fa pure lui…

      1. Con bottas che per di piu ha avuto 2-3 gare diciamo sfortunate altrimenti erano li vicini come distacco… Hamilton come ogni anno vince gare quando non lo merita, bahrin e un’ altra quest’ anno dove non meritava e ha vinto.. Oltre canada…. In qualifica bottas l’ ha battuto molte volte… E bottas non e’ un top driver… Verstappen continua a sminuirlo ad hamilton… Anche ieri in un’ intervista ad un giornale inglese mi sembra ha dichiarato hamilton niente di speciale…. Ha ribadito che la differenza la fa il missile mercedes che ha un vantaggio enorme mai visto sulla concorrenza… La differenza la fa la macchina non hamilton, come pensa lei o altri che scrivono… E’ talmente palese la cosa… E viene comsiderato il migliore della griglia, della storia, meglio di schumacher, senna… Dai zapelloni…

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