La rivoluzione silenziosa della Ferrari. Binotto: ingaggiati 30 ingegneri

Pure noi in Ferrari abbiamo ingaggiato 30 ingegneri, ma senza fare annunci come la Red Bull

Mattia Binotto

Nell’euforia del giovedì dipinto di Rosso Ferrari, rischia di passare inosservata una dichiarazione che Binotto ha rilasciato in conferenza stampa. Una frase che ci racconta come la sua rivoluzione silenziosa stia continuando a Maranello.

Nei giorni scorsi la Red Bull ha fatto sapere di aver fatto un ricco shopping di tecnici tra i motorisri Mercedes. Una mossa invevitabile considerando che Horner doveva in pratica creare da zero il reparto motororistico ereditando il know how della Honda. Tra gli acquisti Red Bull (tra le dieci e quindici persone) c’è un nome importante (Colpo grosso Red Bull: soffia a Mercedes l’uomo dei motori) e tanti nomi di secondo piano, però importanti se si parte da zero. Ingaggiare chi ha lavorato per anni a un progetto vincente come quello Mercedes, ha certamente senso.

Dalla Ferrari ci fanno sapere che loro non sono stati a guardare. Non ritenendo di aver bisogno di persone per i ruoli chiave, a maranello hanno comunque lavorato per portare in squadra gente che conoscesse un po’ di segreti degli avversari. Lo stesso arrivo di Carlos Sainz può essere visto in quest’ottica. Carlos ha portato con se le esperienze accumulate prima in Red Bull e poi in McLaren. “Ci sono grandi differenze tra Mclaren e Ferrari, ma non le vengo certo a raccontare a voi. Preferisco parlarne con i miei tecnici”, ha detto l’altro giorno in conferenza.

La Ferrari è andata a prendere degli ingegneri alla concorrenza perchè avere notizie di prima mano è fondamentale in un ambiente chiuso come la Formula 1. Per quresto esistono i periodi di “gardening”, ossia quei mesi in cui un ingegnere (o un tecnico) in uscita da un team non può andare immediatamente a lavorare per altri. Ingaggiando figure di secondi pianto il periodo di “gardening” diminuisce e comuque anche dopo sei mesi si possono scoprire cose interessanti.

E’ importante che la Ferrari abbia fatto mercato senza parlarne più di tanto. Perdere il senso della realtà perchè non si hanno confronti diretti con la concorrenza, sarebbe infatti letale per i sogni di uan scuderia.

Binotto ha aggiunto anche un altro concetti interessante: “Il terzo posto? Vedremo a fine stagione se arriverà. Per noi è più importante il 2022. Questo è un singolo campionato, mentre il prossimo può condizionare anche quelli a venire, visto che le nuove regole dureranno per molti anni, e noi non possiamo presentarci ancora con un deficit di prestazioni. È inevitabile, quindi, che sia la nostra priorità. Non svilupperemo molto la vettura di quest’anno, dovremo sfruttare al meglio le evoluzioni previste, perché tutti gli sforzi sono concentrati sulla sfida del futuro”. Priorità 2022. Anche questo è un pensiero corretto, visto che in palio non c’è comunque una vittoria.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Dovrebbero cercare di vendere mr bean8… risparmierebbero i soldi dell’assunzione di 30 ingegneri!

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