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L’assurda e inutile battaglia di Ben Sulayem

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Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha deciso di giocare duro con i piloti e modificare il Codice Sportivo della Fia.

Sanzioni inasprite per i trasgressori: si parte da una multa “base” che viene moltiplicata a seconda dei campionati: per i piloti di F1, viene quadruplicata. In caso di prima infrazione, si pagano 10 mila euro che diventano 40 mila in F1.

Se si è recidivi, la penalità è di 20mila euro (80mila in F1) per arrivare a 30 mila se ci si ricasca una terza volta e in questo caso un pilota di F1 andrà a pagare 120 mila euro ma non solo: scatta la sospensione di un mese dal campionato e la detrazione dei punti in classifica già conquistati.

Ha senso tutto questo? No.

La Formula 1 oggi ha bisogno di regole certe e applicate uniformemente in tutte le 24 gare del campionato. Non di un presidente federale che per far vedere di esistere risponde alle richieste di chiarimento dei piloti con un inasprimento delle pene per i trasgressori.

“Qualsiasi parola, atto o scritto che provochino un danno anche morale alla Fia, ai suoi organi, ai
suoi membri o ai suoi dirigenti, allo sport automobilistico e ai valori difesi dalla Fia” verrà punito. Così come “qualsiasi incitamento pubblico alla violenza o all’odio”.

Ma saranno sanzionate anche le “dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali, in violazione al principio generale di neutralità promosso dalla Fia, a meno che non siano stati precedentemente approvati per iscritto dalla stessa Fia”.

Ovviamente è vietato parlare male dei commissari: “Le proteste contro le decisioni prese dai giudici nell’esercizio delle loro funzioni saranno inammissibili”.

Avanti così, trasmosmiano i piloti in polli da batteria. Silenziosi e ubbidienti.

L’augurio è che Liberty Media si metta dalla parte dei piloti. Giusto punire chi butta fuori un avversario e gli augura la morte… ma se un pilota a 300 all’ora manda a quel paese che lo ha ostacolato, punirlo pare davvero eccessivo. Ci tolgono il bello della diretta.

La Formula 1 è l’unico sport che trasmette in diretta le voci dei protagonisti, con tutti i paletti imposti dalla Fia, finiremo con il sentire via radio solo delle banalità.

E poi, siamo seri, qualcuno si scandalizza se Verstappen manda a quel paese Hamilton o Norris?

Dai, la formula 1 voive su duelli. Quello tra Senna e Prost, il più cattivo di sempre, è ancora oggi motivo di racconti, libri, film. Con le regole di Bel Sulayem, li avrebbero messi subito in galera.

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