Le confessioni di Camilleri e Binotto: la #Ferrari non vincerà neppure nel 2021

La Ferrari è scesa in pista con i suoi uomini di maggior peso Mattia Binotto e Lotus Camilleri per farci sapere che dobbiamo avere pazienza. Questo il senso delle interviste che il Team Principal ha rilasciato a Sky e l’amministratore delegato alla Gazzetta dello Sport.

La Ferrari nel 2021 non correrà per vincere, ma al massimo per inseguire un piazzamento… Il succo delle due interviste mi pare questo. Il ritardo è troppo grande, i limiti regolamentari troppo stretti. La Ferrari non se la sente di promettere una stagione vincente.

Realisticamente nel 2021 non torneremo a lottare per il Mondiale. Penso che il nostro obbiettivo sia tornare a lottare regolarmente per il podio

Mattia Binotto, intervistato da Sky Sport F1

Illudere i tifosi è un reato, sono d’accordo. La sincerità è una dote, ma fa male sentire la Ferrari che si arrende ancora prima di cominciare. Come fa male sentire Camilleri dire che l’ingaggio di Aldo Costa sarebbe una soluzione semplicistica. E allora continuamo così con gli uomini che hanno prodotto quella ciofeca che è la SF90… Binotto ha detto di aver fiducia nella sua squadra, di vedere tanta voglia di riscatto.

Siamo obbligati a credergli e a dargli ancora fiducia. Ma chi comanda sappia bene che se nel 2022 non ci sarà una vera svolta, allora altro che 21 anni di digiuno…

Ecco uno stralcio dell’intervista di Camilleri (quella di Binotto la trovate (qui)

Nel 2018 lottavate per il titolo Mondiale contro la Mercedes; come spiega i passi indietro rispetto ad allora?
«La Mercedes è un avversario formidabile: chapeau per i loro ben meritati risultati. Qualsiasi altra cosa aggiungessi per rispondere a questa domanda suonerebbe come una litania di scuse. Non siamo ovviamente felici di dove siamo adesso ma sono fermamente convinto che abbiamo tutti gli ingredienti necessari per tornare dove ci compete. Purtroppo, non accadrà immediatamente: in F.1 ci vuole tempo per guadagnare tempo. Il tempo è il vero nemico contro cui combattiamo, notte e giorno».

Perché il team di Toto Wolff è ancora imbattibile dopo sette campionati?
«Hanno iniziato l’era ibrida con un netto vantaggio competitivo e lo hanno mantenuto. Hanno il talento e le risorse ma per me gli elementi fondamentali del loro successo, che purtroppo a noi finora sono mancati, sono la stabilità e la serenità di cui hanno goduto, che fortificano lo spirito di squadra e la creatività. Per ottenere i risultati che hanno raggiunto ci vuole più della tecnologia: in ultima analisi, è fondamentale la cultura che permea l’intera organizzazione, dalla base sino al vertice».

Che cosa si può auspicare per la prossima stagione?
«Spero e mi aspetto che assisteremo a un progresso e che stabiliremo le basi per una nuova era, coincidente con l’arrivo di un cambiamento regolamentare rilevante come quello che avremo nel 2022».

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Sig Zapelloni
    Qualche mese fa sia Binotto che Camilleri dicevano apertamente di essere allá ricerca di talento per rinforzare l’organizzazione.
    Possibile che non ci siano novita al riguardo? Neanche rumors?
    Grazie

  2. Stabilità: mi pare che aver concesso al quattrovoltecampionedelmomdo 6 anni sia stato sinonimo di stabilità; per 4 anni ha avuto come scudiero Raikkonen e da due anni Leclerc. Hanno appiedato arrivabene che, con tutti i suoi limiti, ha portato a casa dei secondi posti sia con i piloti, sia come marca, per cedere il controllo a mr. bean8. Ma quando dice le cose, “Gianni” Camilleri ci pensa? o forma solo la coppia comica del momento con “p”in8? Ma, per me, è utiule ricordarsi anche che tutto questo macello lo ha iniziato marchionne quando volle alla ferrari che ha il cuore ferrari. Mr bean8 ha sicuramente il cuore ferrari ma non la testa e quanto a Camilleri, meglio che pensi al vino prodotto dalla moglie. Sicuramente fonte di maggiori soddisfazioni

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