Site icon Top Speed

Le Frecce Mercedes restano nere… ecco la F1 W12, auto da battere. Gran lavoro aerodinamico e sul motore…

Annunci

Ecco la macchina da battere anche quest’anno: la Mercedes F1 W12 che si presenta con un look decisamente diverso dall’erede campione del mondp. Al nero che dall’anno scorso contraddistingue le ex frecce d’argento è stato aggiunto un tocco di rosso (per lo sponsor Ineos ora proprietario anche del 33,3% del team) e il verde Tiffany della Petronas altro main partner… Si ampia lo spazio dedicato a Amg il marchio sportivo di Mercedes la cui collaborazione con il team aumenterà quest’anno. Resta la Stella Rossa con dedica a Niki Lauda.

Il vestito resta nero (smentiti i rumors) sembra molto simile a quello dello scorso anno, ma come racconta James Allison, se si scende nei dettagli si vede come l’aerodinamica abbia giocato una parte importante nello sviluppo della F1 W12 anche per contrastare i cambiamenti regolamentari. Oltre ad aver lavorato sull’aerodinamica (nei limiti consentiti) Mercedes ha sviluppato le sospensioni, il sistema diu raffreddamento e i motore…

“Abbiamo scelto di proseguire con la livrea di base nera per sottolineare l’impegno del team per migliorare la diversità e l’inclusione all’interno della squadra e del nostro sport”, la spiegazione. Lo ha chiesto Lewis? Potrebbe anche essere.

“Ogni anno definiamo i nostri obiettivi – ha commentato Toto Wolff – può sembrare semplice ma invece è… dannatamente difficile, ed è probabilmente il motivo per cui non ci sono altre squadre che hanno conquistato sette titoli Mondiali consecutivi. C’è sempre il rischio di abituarsi al successo, e bisogna lottare affinché questo non si verifichi”.

“Finora la squadra non ha mai fallito su questo fronte – ha proseguito Wolff – vedo la stessa passione e la stessa fame che ricordo di aver visto e sentito quando sono entrato qui per la prima volta nel 2013. La stagione 2021 introduce delle novità regolamentari che potrebbero avere un impatto sulla nostra competitività, in più per la prima volta stiamo lavorando con limiti di costi che impattano molto sulle metodologie, ma queste sfide ci esaltano”.

Il lavoro sull’aerodinamica è stato importante e non tutto è visibile. James Allison ha detto che che un gran lavoro è stato fatto sul fondo, ma che solo in pisa gli avversati potranno accorgersene…

“Se la volontà è quella di ridurre le prestazioni delle vettura – ha spiegato il direttore tecnico James Allison – limitare il fondo è il modo più semplice ed economico, poiché è una componente così cruciale da portare grandi effetti con piccoli cambiamenti. Una volta stabilite le regole, il nostro compito è stato capire come recuperare le perdite determinate dai cambiamenti”.

“Le modifiche aerodinamiche sono state un obiettivo chiave nello sviluppo della W12 – ha proseguito Allison – ma diverse componenti della nostra nuova vettura sono identiche alla W11 a causa delle regole 2021, in un certo senso, questo ha ridotto il picco di lavoro richiesto per la nuova vettura, ma ha anche prodotto delle nuove sfide e nuove difficoltà”.

“Non credo che vedremo le stesse soluzioni su tutte le monoposto, perché mi aspetto differenze tra le varie squadre in merito all’area in cui sono stati spesi i gettoni. Ed infine ci sono alcune componenti che sono state escluse dal congelamento, come ad esempio la Power Unit, i sistemi di raffreddamento, le sospensioni e ovviamente tutte le superfici aerodinamiche”.

“Abbiamo speso i nostri gettoni, ma… non vogliamo ancora svelare dove. Il 2021 ci consente di avere a disposizione 6 kg in più, ed abbiamo qualche chilo in più da spendere rispetto al 2020 a causa del divieto nell’uso del sistema DAS”.

“La situazione ideale sarebbe quella di avere un’auto così veloce da potersi permettere di dirottare subito le energie sulla monoposto 2022 – ha concluso Allison – ma la Formula 1 non è mai così semplice. Abbiamo obiettivi importanti in questa stagione, e non possiamo distogliere l’attenzione da questo aspetto”.

“Cammineremo sul filo del rasoio tutto l’anno, da una parte dovremo fare il massimo per essere competitivi in questa stagione, ma dall’altra dovremo dedicare il massimo tempo possibile al progetto 2022”.

Aerodinamica a parte, il lavoro sul motore è stato sostanziale: “”Abbiamo identificato tre aree principali su cui lavorare: in primo luogo, abbiamo continuato lo sviluppo della tecnologia nella Power Unit. È un processo continuo e quest’anno ci sentiamo come se fossimo stati in grado di fare un passo avanti su questo fronte. La seconda area è l’affidabilità. Abbiamo scoperto alcuni problemi di progettazione lo scorso anno, quindi li abbiamo esaminati e abbiamo introdotto alcune modifiche per risolverli. E abbiamo anche alcune innovazioni completamente nuove che saranno per la prima volta nella PU. È stato particolarmente impegnativo perché la scorsa stagione è terminata tardi, quindi il periodo invernale è stato più breve del normale e ci ha dato meno tempo per prepararci, il che ha messo a dura prova l’attività “, ha spiegato Hywel Thomas.

Seguono aggiornamenti…

Exit mobile version