Le mani dei #Todt sulla #Ferrari

C’è una voce che gira attorno alla Ferrari: ci sarebbe in atto una manovra per portare Nicholas Todt, figlio di Jean e manager di Leclerc e SchumiJr (e prima di Massa) a capo della Gestione Sportiva ferrarista.

La manovra è in atto da qualche tempo con la regia di Jean Todt oggi presidente Fia ma negli anni d’oro della Rossa uomo di fiducia del presidente Montezemolo con cui divenne poi anche amministratore delegato.

Ne parla da tempo l’ingegner Coppini, già responsabile delle relazioni esterne Fiat, direttore di Quattroruote e oggi direttore di F1Passion. E la notizia è più che verosimile conoscendo la voglia di potere di Jean Todt ma anche le sue indiscusse qualità manageriali. Il figlio di muove bene tra i piloti ha scelto sempre ragazzi in gamba e li ha fatti crescere. Felipe Massa è entrato a Maranello da raccomandato e ne è uscito quasi da campione del mondo.

Troverei però pericolosissimo affidare una squadra come la Ferrari a chi per vivere fa il manager dei piloti. Il conflitto d’interesse non avrebbe bisogno di leggi penta stellate per venire alla luce. E poi lo ripeto una volta per tutte: il problema non è Mattia Binotto. Il problema è la sua solitudine da numero primo. Team manager e direttore tecnico è troppo, visto che nessun team ha la stessa organizzazione… potrebbe funzionare se sopra di lui ci fosse un vertice forte, un presidente presente (come Marchionne o prima Momtezemolo) o almeno un ad con competenze automobilistiche. I conti della Ferrari sono ottimi l’ultimo trimestre è stato record, ma per gestire un animale selvaggio come il reparto corse ci vuole altro.

Va comunque riconosciuto che Jean Todt alla Ferrari ha fatto benissimo. Era occhi e braccia di Montezemolo era diventato un secondo padre di Schumi. Sacrificava tutto per il risultato finale ma poi lo centrava quasi sempre. Oggi fa il politico in Fia, domani chissà ma non credo si accontenterebbe di un ruolo diverso da quello di presidente. Allora potrebbe piazzare suo figlio alla Ges e i suoi piloti al volante… sarebbe troppo davvero. Ma se arrivassero le vittorie credo che nessuno avrebbe da ridire.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Zapelloni sottoscrivo la sua analisi parola per parola.
    E’ esattamente cosi.
    Allora c’era una sinergia , una simbiosi tra Montezemolo , Todt ,Brawn e Schumacher forse irripetibile.

    Saluti

    1. Irripetibile speriamo di no…

  2. No per piacere ancora i mafiosi..basta

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