Se Hamilton è stato fortunato, la Ferrari non è stata da meno. Il podio di Leclerc è davvero stato un regalo, meritato dalla grande gara di Charles, ma va tenuto conto che bastavano tre giri per prendere 10” da Hamilton…
“È stata una gara molto complicata, il terzo posto è stato un colpo di fortuna per me, abbiamo fatto il meglio che potessimo fare oggi – ha detto Leclerc -Abbiamo gestito bene le gomme, e sono anche molto contento del bilanciamento della macchina. Non è ancora quello che vogliamo, ma stiamo andando bene”.
“Sicuramente siamo stati fortunati – ha aggiunto- ma anche se avessimo finito al quarto posto sarei stato contento. Abbiamo massimizzato quello che avevamo, vogliamo essere più avanti ma ora dobbiamo fare il meglio con quello che abbiamo. Le gomme? Siamo riusciti a mantenere la performance”.
Deluso Sebastian Vettel, sempre a dentro gruppo: “Un risultato scarso, ma la macchina era difficile da guidare, abbiamo faticato parecchio e dobbiamo analizzare la situazione. Se fatico così tanto c’è qualcosa che non va. Non è stata una gara stressante, ma tutti erano più veloci di me ed è stato difficile rimanere in pista. Non potevo mai attaccare, dobbiamo analizzare perché e cercare di migliorare”.
Mattia Binotto, confermassimo da John Elkann, non può che fare i complimenti a Leclerc: “Charles è stato molto bravo ieri in qualifica e oggi in gara nel gestire le gomme. Sapevamo che con questa configurazione avremmo avuto un vantaggio in qualifica salvo poi gestire diversamente le gomme in gara. Charles è stato molto paziente fin dal primo giro, è arrivato fino in fondo ed è stato premiato dal risultato”.
“La parte meno bella della gara di oggi è la prestazione della nostra monoposto perché Vettel non è riuscito a trovare l’assetto e la confidenza per spingere – ha aggiunto Mattia – la macchina tra anteriore e posteriore era bilanciata, non so se sia questione di carico aerodinamico. Ma per la gara della prossima settimana faremo le nostre analisi su quale configurazione da usare. Forse Vettel avrà valutazioni differenti”.

