Marc Marquez comincia oggi dalla pole la sua caccia al titolo mondiale. Ieri è caduto ma al mattino aveva già messo tutti in riga. Ecco come si è raccontato a El País.
“La cosa più difficile sarà rimanere concentrati. È un periodo di competizioni più breve, bisogna mantenere l’intensità, non fidarsi di se stessi se arriva una buona gara o avere un momenti di sfiducia dinanzi a una cattiva. La stabilità mentale sarà uno dei fattori chiave. Sarà molto difficile sapere ogni volta quanto rischiare. Non si può correre in modalità conservativa, ma neppure all’insegna del o la va o la spacca. Su questa cosa ci sto lavorando da anni”.
Márquez ha parlato su suo fratello Álex, all’esordio in MotoGP dopo il titolo vinto in Moto2, eppure già certo di dover lasciare il suo posto nel 2021 a Pol Espargaró. “Da bambino sono sempre stato il più competitivo, ma penso sia dovuto al fatto che sono il fratello maggiore e l’ho sempre battuto. Ma ultimamente quando usciamo in bici, se la giornata non è quella giusta, è lui che batte me. Con la Play mi fa tremare”.
“Non interferirò mai con le decisioni della Honda. Le rispetterò sempre. Non metterò mai il veto a nessuno. Ho la mia carriera sportiva e mio fratello la sua. Penso che il progetto del team LCR, con il supporto della Honda, sia ideale per un ragazzo di 24 anni. Lì Alex avrà due anni per bruciare le tappe e imparare senza far parte del Team Repsol Honda. Se fai parte della squadra ufficiale, devi salire sul podio e vincere le gare”.
Finale su Valentino Rossi. “Penso che lo aiuti il fatto di potersi allenare con dei giovani che gli danno tutta la loro energia”.