#Mercedes: 125 anni di sport da festeggiare al #GermanGp

Luglio 1954. in prima fila al via del FrenchGp: Juan Manuel Fangio (numero 18), il vincitore della gara, Karl Kling (20) secondo al traguardo. Entrambi alla guida di Mercedes-Benz W 196 R Formula One. Con il numero 10 Alberto Ascari (Maserati 250 F).

Per la Mercedes questo GermanGp è un appuntamento speciale, non solo perché si corre in casa, a pochi chilometri da Stoccarda. E’ infatti l’occasione per festegiare 125 anni di Motorsport. Le monoposto di Hamilton e Bottas vestiranno una livrea speciale per l’occasione con il logo dedicato all’anniversario.

Tutto cominciò alle 8 di mattina del 22 luglio 1894, esattamente 125 anni fa, quando 21 piloti coraggiosi si allinearono con le loro auto lungo Boulevard Maillot dalle parti del Bois de Boulogne a Parigi per partecipare alla prima gara automobilistica della storia: 127 chilometri da Parigi a Rouen.

Non pensate a nulla di simile a quanto siamo abituati ora. In strada c’erano migliaia di persone con le loro vetture, le loro bici, a piedi. Tutti attorno alle vetture partecipanti alla gara. Una festa, con tutta la confusione che può portarsi dietro…

Gottlieb Daimler sul sedile posteriore del suo “Motor Carriage”, guidato dal figlio Adolf

L’evento era organizzato da un giornale francese, “Le Petit Journal” e la competizione aperta a qualsiasi veicolo si muovesse senza l’aiuto di cavalli e in modo non pericoloso, facile da guidare e senza un costo eccessivo per il viaggio…

Dopo una pausa pranzo di metà gara a Mantes, la prima vettura arrivò al traguardo alle 17.40, seguita da altri 16 veicoli che riuscirono a completare la gara. Nove dei 17 all’arrivo erano equipaggiati con motori a V a due cilindri da 3,5 cavalli (2,6 kW) inventati da Gottlieb Daimler e prodotti in Francia secondo i suoi piani originali. Anche un veicolo Benz da 5 CV (3,7 kW) è riuscito a concludere la gara. Il primo premio fu condiviso tra due case automobilistiche francesi, Panhard & Levassor e Peugeot. Entrambi i veicoli erano trainati dal “Système Daimler”, il motore da 3,5 cavalli di Gottlieb Daimler.

Alla fine del XIX secolo, un ricco uomo d’affari di nome Emil Jellinek divenne il miglior cliente della casa automobilistica di Gottlieb Daimler, la Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG). Ordinò la sua prima auto Daimler nel 1897 e prese in consegna altri due veicoli l’anno successivo. Nel 1899, DMG aveva già fornito a Jellinek dieci macchine e, nel 1900, ben 29.

Jellinek ha usato molti dei veicoli per competere nelle gare automobilistiche. Nel marzo del 1899, partecipò alla prestigiosa Nice Race Week su un’auto da corsa “Phoenix” di Daimler. Non si iscrisse con il suo vero nome alla gara, ma con lo pseudonimo di Mercédès, il nome della figlia maggiore, Mercédès Jellinek. Emil Jellinek ha poi continuato a usare lo pseudonimo in gara e il nome “Monsieur Mercédès” divenne popolare tra gli appassionati.

La leggenda delle frecce d’argento

All’inizio del XX secolo, le auto da corsa venivano dipinte con i colori nazionali che dipendevano dalla nazionalità della macchina o del pilota. Le squadre britanniche gareggiavano col “British Racing Green”, le francesi col “Bleu de France”, le squadre italiane con il Rosso. Le Mercedes-Benz da Grand Prix erano tradizionalmente dipinte di bianco vista l’origine tedesca del marchio. Secondo la leggenda tutto è cambiato negli anni ’30

Nürburgring, 3 giugno 1934: Luigi Fagioli (22) con la Mercedes-Benz 750 W25

L’esordio delle Mercedes Benz W25 avvenni all’Eifelrennen, il 3 giugno 1934 sulla pista del Nürburgring. Quell’auto era un’auto da corsa di nuova concezione, studiata per il 1934, anno che vedeva l’introduzione di una nuova serie di regolamenti con il limite del peso totale dell’auto a 750 chilogrammi senza carburante, olio, liquido di raffreddamento e pneumatici.

Peso massimo a parte, i regolamenti lasciavano molto spazio all’innovazione, senza limitare il design dell’auto in nessun altro modo. La Mercedes-Benz W 25 aveva un’architettura classica per un’auto a trazione posteriore. Era alimentata da un motore 8 cilindri in linea da 3,4 litri sovralimentato con una potenza di 354 CV (260 kW).

Secondo la leggenda delle Silver Arrows aveva solo un piccolo problema: quando venne pesata il giorno prima della sua prima gara, era leggermente al di sopra del limite di peso di 750 kg. Così per rientrare nei limiti venne raschiata via la vernice bianca. Senza la vernice bianca, la W25 divenne una Freccia d’argento… e Manfred von Brauchitsch vinse l’Eifelrennen battendo il record della pista con una media di 122,5 km orari.

E’ stata la prima di molte vittorie per le frecce d’argento. La W 25 ha gareggiato fino al 1937, l’ultimo anno della formula da 750 kg. Dal 1934 al 1937, il design del veicolo è stato costantemente modificato nella caccia per maggiori prestazioni. In tre anni, la cilindrata del motore aumentò fino a un massimo di 4,7 litri, portando la potenza a 646 CV (475 kW). Molti famosi piloti vi hanno gareggiato e vinto come Rudolf Caracciola e Luigi Fagioli.

La storia in Formula 1

La storia Mercedes in Formula 1, comincia bel 1954. L’esordio avvenne al Gran Premio di Francia del 4 luglio 1954 a Reims: la W 196 si trasformò subito in un’auto vincente con Juan Manuel Fangio. Fu la prima vittoria di una Mercedes-Benz nel Mondiale di Formula Uno. Prima gara, prima vittoria.

La Mercedes-Benz rimase in Formula 1 per due stagioni vincendo nove delle dodici gare a cui partecipò. Otto furono vinte da Juan Manuel Fangio (campione del mondo nel 1954 e nel 1955) guidando la W 196.

Il resto è la storia di oggi. Nel 1994, 39 anni dopo l’ultima volta in Formula 1, Mercedes tornò ufficialmente come produttore di motori per la Sauber con cui aveva già un brillande sodalizio tra i prototipi. Quindi l’alleanza con McLaren (con il debutto di Hamilton) e poi l’acquisto della Brown e l’inizio di un’epopea che non è ancora finita…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Solo dal 2010 tuttavia, Mercedes è presente in F1 con una macchina ed una scuderia propria e dal 2014 sta vncendo ininterrottamente il campionato di F1.

  2. Una storia appassionante.. grazie per questi ricordi..

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