Metti #Schumi e il #Sic sottovuoto e poi fotografali @MIAPhotoFair

 

La @MiaPhotoFair di Milano (fino a lunedì) è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di fotografia (sì, lo confesso). Questa volta ho trovato qualcosa che si sposa bene con questo blog motoristico. Una bella idea che parte dallo sport e dai suoi oggetti.

Maglie, guanti, tute, scarpe, pistoni. Tutti messi sotto vuoti e fotografati in scala 1:1 da Marco Craig https://www.marcocraig.com/che li ha riuniti un una serie chiamata Witness. Testimone. L’idea c’è. E’ ottimamente realizzata e richiama l’attenzione. La tuta di Tomba, la maglia nerazzurra di Ronaldo, quella della Champions di Sheva, Maradona anche con la maglia delle sue Cipolline, il taccuino di Fogar, i guanti di Schumi i pistoni della moto di Simoncelli, la maglia di Michael Jordan o degli Harlem. Insomma davvero una goduria per l’appassionato.

Marco Craig ha girato il mondo per realizzare questa serie (arriverà a 50 scatti). Musei, collezioni pribvate, amici. A ogni memorabilia ha aggiunto un’etichetta scritta di suo pugno. Ha cercato di togliere l’aria attorno a questi oggetti e di fermare il tempo. Abituato a immagini di moda o pubblicitarie, lui nato e cresciuto nel retropalco del Piccolo di Milano, si è messo in mente di mettere sotto vuoto le emozioni.

I guanti di Schumi sono quelli usati a Monza nel Gran Premio d’Italia del 2001, fu il primo disputato dopo l’attentato delle Torri Gemelle. La Ferrari corse con il lutto sulla sua carrozzeria. In quel weekend arrivò anche la terribile notizia dell’incidente di Zanardi. Per me è un ricordo particolare. Fu il mio ultimo Gran Premio da inviato sulla F1 per il Corriere della Sera. Pochi mesi dopo diventai capo della redazione e smisi di girare il mondo con continuità.

I pistoni di Simoncelli sono quelli del motore della sua Gilera RSA250 quelli del motore usato a Sepang nel 2008, l’anno del suo mondiale. E’ il giorno in cui fu scattata la foto simbolo di Marco, quella con la maglietta celebrativa sulla tuta, le braccia larghe ad Angelo e i capelli liberi nel vento.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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