Site icon Top Speed

#Monza tra paura e sogni #Ferrari

Annunci
Vettel perde la sua Ferrari alla Parabolica

Le due Ferrari hanno chiuso in testa la prima giornata di prove del Gp d’Italia. Vettel (1’21”105) ha superato di 0”270 il suo compagno Raikkonen e di 0”287 Hamilton il rivale nella lotta per il titolo.

L’occhio più che al monitor dei tempi, va a quello delle previsioni meteo. I tifosi Ferrari temono più la pioggia delle Mercedes. Temono la nuvoletta alla Fantozzi che ha già procurato danni in Germania, Ungheria e Belgio. La pioggia sarebbe un avversario in più, un ostacolo in più. Maurizio Arrivabene ha detto ai tifosi che la squadra si è preparata bene anche per la pioggia, ripetendo un concetto “si vince o si perde tutti insieme”.

Il venerdì era cominciato male, con un problema al cambio che ha fermato Vettel ai box (nessun problema, non era un cambio da gara) ma poi la Ferrari ha timbrato un bell’1-2 nel pomeriggio con Seb davanti a Kimi nella simulazione di qualifica.

Ma anche oggi si è avuta la conferma che tutto deve andare perfettamente. Nel pomeriggio Vettel ha assaggiato la ghiaia della Parabolica finendo lungo fuori pista, ma evitando fortunatamente le barriere e riuscendo a ripartire per tornare ai box. Ha solo riempito l’abitacolo di ghiaia. Ma danni gravi non ne ha avuti. Protetto dalla buona stella.

”Il pomeriggio è stato ok, il bilanciamento non è ancora perfetto, ma la macchina promette bene. Mi sono girato perché ho esagerato un po’… La macchina funziona, speriamo continui così’…”.

“Vettel è il Cristiano Ronaldo della Formula1. Kimi? È un amico, ma sul suo futuro deciderà Maurizio”, le prime parole da ferrarista di Louis Camilleri, il nuovo ad di Maranello.

Prima dell’ultima sessione, il d.t. Mattia Binotto aveva cercato di chiudere definitivamente il chiacchiericcio sulle presunte irregolarità della Ferrari: “La Fia ha dichiarato che la nostra vettura è legale e da parte nostra siamo felici che siano stati loro a chiudere completamente la questione”. Dedicato a Hamilton. Ma anche a Toto Wolff.

Il volo dell’Alfa Sauber di Ericsson

La grande paura l’aveva avuta Ericsson a inizio sessione quando non si è chiuso il Drs della sua Alfa Sauber e in fondo al rettilineo a oltre 300 all’ora è volato via capottando due tre volte. Illeso. Anche con lui l’Halo ha fatto il suo dovere. Brutto che non si chiuda il Drs soprattutto in una pista come quella di Monza… Ci vuole un sacco di fiducia a ritornare in pista dopo aver subito un inconveniente simile.

Exit mobile version