#MotoGp: doppia Jerez, istruzioni per l’uso. Parte la caccia a Marquez

Pronti a partire (domenica ore 15 Sky). La MotoGp sta già girando a Jerez dove con due gare di fila scatterà questo strano Mondiale 2020 per ora tutto europeo. A caccia di Marquez e della Honda aspettando l’ufficializzazione del prolungamento della carriera di Vale (“Non ho ancora firmato, ma nel 2021 ci sarò”) e le decisioni di Dovi e della Ducati sul futuro. Marquez ancora favorito. Chi può batterlo?

Difficile da dire. Oggi come oggi non vedo candidati. Magari Quartararo vincerà la sua prima gara, Viñales che è stato il più veloce nei test di mercoledi troverà costanza, Valentino romperà un digiuno lungo 46 gran premi, Dovizioso tornerà a far volare la Ducati anche che però non sembra andare d’accordo con le nuove gomme … Vedremo.

Intanto qualche istruzione per l’uso della prima gara stagionale:

Secondo i tecnici Brembo che lavorano con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il Circuito de Jerez Angel Nieto rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni.

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato dalle piste di Aragon e Brno. 

Sui 4.423 metri della pista si alternano curve lente, veloci e velocissime: le 13 curve rappresentano il 31 per cento della lunghezza totale ed offrono numerosi punti utili per i sorpassi. I notevoli cambi di pendenza richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata.​

Ogni giro i piloti sono chiamati ad usare i freni 11 volte per un totale di 33 secondi. In questo calcolo sono comprese anche 3 frenate, alle curve 4, 7 e 10, in cui la decelerazione è inferiore ai 30 km/h e l’utilizzo dei freni non supera il secondo e mezzo. 

Vota per Top Speed su Blog dell’Anno

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 970 kg, valore inferiore solo alla pista di Misano: in pratica ogni giro un pilota è chiamato ad uno sforzo di 39 kg. ​

Delle 11 frenate del Circuito de Jerez 2 sono classificate come impegnative per i freni, 6 sono di media difficoltà, mentre le restanti 3 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti. 

La staccata più complessa è quella alla sesta curva: i piloti iniziano a frenare a 292 km/h e concludono l’operazione solo dopo 5,3 secondi in cui percorrono 236 metri, quando la velocità è di 67 km/h. ​

Brembo fornirà per la quinta stagione consecutiva tutti i 22 piloti che parteciperanno al campionato di MotoGP, giunto alla sua 19° stagione. Gli 11 team hanno deciso di affidarsi nuovamente agli elevati livelli di performance, affidabilità e sicurezza garantiti dai componenti degli impianti frenanti Brembo: pinze freno, dischi freno, pompe freno, pompe frizione e pastiglie.
Da quando la classe MotoGP è stata introdotta – nel 2002 – tutti i 315 GP disputati sono stati vinti da moto dotate di freni Brembo. La serie vincente marchiata Brembo è però ben più lunga nel campionato poiché sin
dal 1995 tutti i GP sono stati vinti da moto equipaggiate con freni dell’azienda bergamasca. Partendo dal 1978 e arrivando fino al 2001, si aggiungono altri 185 GP vinti da moto dotate di freni Brembo nella
classe 500, per un totale di 500 vittorie in oltre 40 anni di presenza nella classe regina (500 e MotoGP).

Brembo può vantare il successo in 31 Campionati del Mondo Piloti e 32 Campionati del Mondo Costruttori vinti con i principali team protagonisti di MotoGP. Durante la stagione 2020, un’ampia gamma di soluzioni tecniche consentirà a Brembo di garantire a ciascun pilota la possibilità di personalizzare l’impianto frenante della propria moto in funzione del proprio stile di guida, delle caratteristiche del tracciato e della strategia di gara, combinando al meglio le caratteristiche delle componenti dell’impianto frenante.

Dopo i test di Valencia a fine 2019 e i test di febbraio a Sepang, è prevista l’introduzione ufficiale della GP4, la nuova pinza a 4 pistoni dedicata al campionato MotoGP: si tratta di una pinza monoblocco in alluminio interamente ricavata dal pieno, con attacco radiale a 4 pistoni. Questa pinza, rispetto alla precedente utilizzata sino allo scorso anno, si contraddistingue per un design estremo che riprende alcuni
degli stilemi recentemente utilizzati anche sulle pinze moto per applicazione stradale e che introduce una soluzione tecnica innovativa: le nuove alette sul corpo esterno della pinza. Una soluzione che
garantisce un raffreddamento migliore e più rapido della pinza stessa e, di conseguenza, di tutto l’impianto frenante. È stata contestualmente ridotta la quantità di fluido all’interno dell’impianto frenante, questo permetterà maggiore costanza nelle prestazioni e una diminuzione della spugnosità della leva.

Per garantire la migliore soluzione a seconda delle esigenze di ogni pilota, Brembo mette a disposizione un’ampia scelta tra i dischi freno: quattro geometrie di disco e ogni geometria di disco con due specifiche di materiale (High Mass e Standard), per un totale di otto soluzioni. La maggior parte dei piloti dovrebbe orientarsi su dischi da 340 mm, dividendosi tra High Mass (a fascia alta) e Standard Mass (a fascia bassa). Alcuni team invece continueranno ad utilizzare i dischi Standard e High Mass da 320 mm.
Inoltre, per ciascun formato di disco freno e pastiglia, sono disponibili due diverse mescole di carbonio che differiscono per bite iniziale e resistenza alle alte temperature.

Il carbonio assicura un triplice vantaggio: riduzione delle masse non sospese, coefficiente d’attrito identico dalla partenza all’arrivo e assenza di problemi di coppia residua che invece possono affliggere i dischi in
acciaio L’importanza del feeling di frenata Brembo, grazie alle diverse tipologie di pompe freno messe a disposizione dei team in termini di interasse, è in grado di adattare sia la corsa sia la “reattività” del comando in funzione del feeling del pilota. Su ogni moto è inoltre presente il remote adjuster, utilizzato dal pilota con la mano sinistra per regolare la
posizione della leva freno, anche con la moto in movimento.
Brembo segnala che oltre un terzo dei piloti della MotoGP usa regolarmente la pompa pollice. Questa soluzione tecnica, introdotta da Brembo negli anni Novanta per aiutare Mick Doohan, permette l’attivazione del freno posteriore premendo un’apposita leva posta sul semi-manubrio sinistro.
Due sono le varianti di impianto con pompa pollice in uso nel 2020: la più diffusa si caratterizza per un unico circuito della pompa pollice e del pedale, servendosi di una pinza posteriore a due pistoni. L’alternativa, invece, dispone di due circuiti separati, ciascuno dei quali agisce su due dei quattro pistoni della pinza posteriore. Nel primo caso un sistema esclude l’altro, nel secondo possono operare in contemporanea. Ulteriore variante della pompa pollice classica, è la pompa push & pull, introdotta nel
2019: progettata con un nuovo design ottimizzato per garantire la massima efficienza, ha un doppio funzionamento e può essere azionata sia a pollice sia a indice, a seconda della preferenza del pilota. L’utilizzo di questa pompa mediante l’indice prevede che venga montata sulla leva con una rotazione di 180° rispetto all’uso a pollice: questo ne aumenta la modulabilità e la presa sulla leva in fase di decelerazione.

Il programma Sky e Dazn di domenica

Ore 11.00: gara Moto3
Ore 12.20: gara Moto2
Ore 14.00: gara MotoGP

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. domenica a 300km/h! alle 14 MotoGP, alle 15 Formula1. Capisco che per piloti e addetti è un tour de force estenuante ma questa compressione dei tempi tra una gara e l’altra lascia letteralmente senza fiato! non c’è tregua tra un evento e l’altro. Una full immersion di ruote e motori fino a dicembre.Wrooooomm!

    1. Buon divertimento!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.