Pace fatta in casa #Ferrari… Chi ci crede?

Amici come prima. Chi ci crede alzi la mano. Sebastian Vettel e Charles Leclerc cecano di chiudere il discorso post Sochi mettendoci una pietra sopra e ripartendo da zero… Difficile credere che quanto capitato in Russia non abbia lasciato tracce… Lo capiremo presto…

“Il rapporto con Vettel dopo la Russia? Ci sono stati fraintendimenti ma è tutto risolto, dall’esterno sembrava tutto gigantesco ma non lo era – ha detto Leclerc -. Non ho incontrato Vettel a Maranello ma ho parlato con Binotto che lo aveva visto il giorno prima. E’ tutto chiarito. La priorità è fare il bene del team, ma è normale che io voglia battere Vettel e viceversa. Ma tutti, ripeto, vogliamo il bene del team”. 

“Parlare di quale accordo ci fosse o non fosse prima del via del GP di Russia o di chi avesse ragione e chi no, forse oggi non è così importante – ha aggiunto Vettel – Ma ovviamente ho ricevuto un ordine via-radio per scambiare le posizioni, e non l’ho fatto. E questo non è stato corretto. In generale, tutto è chiaro. Ci siamo parlati, come sempre, c’è stata una conversazione su questo così come su altri temi. Non farei tanto clamore per l’intera storia”.

Seb ammette l’errore, ammette di aver fatto il furbo, ma cerca di non dar peso alla cosa anche perché non è il massimo per un quattro volte campione del mondo esser stato ripreso da Binotto per non aver rispettato un ordine di scuderia…

“Charles è veloce – ha detto Seb del compagno – con lui c’è una battaglia intensa, ma battere lui non è vincere il mio campionato. Si cerca sempre di battere il proprio compagno, in una squadra ci sono due auto, in F.3 ce n’erano addirittura tre, quindi è una normale competizione, siamo cresciuti cercando di essere più veloci di tutti gli altri. Certo non mi piace essere più lento di lui, ma so che devo solo estrarre il meglio dalla macchina e so che in me ci sono le capacità di farlo”.

La soluzione? In mancanza di una prima o seconda guida scelta a tavolino, deve essere la posizione in qualifica a decidere…

“Regole scritte? Non c’è n’era bisogno”, conclude Seb.

Almeno fino alla prossima puntata…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

6 commenti

  1. Sig Zapelloni,
    Io sono convinto che l’unico modo di battere MB e con Leclerc e Seb in forma come a Sing e Sochi e spero nella capacita della dirigenza a gestire due campioni con tanta fame di vincere vestiti di Rosso.
    C’e’ il rischio che finisca male, ma per me serve provare come sostiene lei (“due punte”).
    Visto quanto successo nelle ultime settimane, lei pensa Mattia riuscira’ nell’impresa di gestire?
    Seconda domanda, pronostico per la gara?
    Grazie

    1. Aspetto di vedere le prime prove in Giappone ora è difficile da dire

  2. Non dev’essere la qualifica a decidere ma la gara e soprattutto la classifica, se fosse stata la qualifica a decidere la prima guida negli anni di alonso e massa allora quest’ultimo avrebbe avuto molte chance di diventarlo.Comunque penso che un Vettel in perfetta sintonia con la vettura sarebbe molto difficile da battere per tutti.

    1. Non dirlo a certa gente ottusa incompetente

  3. Modera solo i commenti di certa gente zapelloni?

    1. No cestino quelli con gli insulti ad altri frequentatori del blog. Se ne è scappato qualcuno mi scuso

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