Il quarto è stato probabilmente il miglior gran premio della stagione anche se la Safety Car ha ridotto il distacco finale facendo sembrare la McLaren a portata della concorrenza, cosa che non è mai stata per tutto il weekend. Pagelline:
10 a Luca di Montezemolo, fiero sbandieratore alla fine del BahrainGp. Certo avrebbe preferito vedere una Ferrari davanti a tutti sul traguardo… ma per tutto il weekend è stato il re del paddock. Nostalgia canaglia.
9 a Oscar Piastri. Il nuovo Raikkonen. Glaciale come Kimi. Con la sua seconda vittoria stagionale non si è ancora preso la testa del Mondiale, ma ha invertito la tendenza.
8 a George Russell. Quest’anno ha fatto della costanza la sua cifra(tre podi in quattro gare) e infatti è ancora là tra i top 4 del campionato.
7,5 a Charles Leclerc. Quando dare il massimo non basta. Anche quest’anno non guida la Ferrari che meriterebbe. Predestinato a soffrire.
7 a Olly Bearman. Partiva ventesimo, è arrivato decimo, guidando una Haas. Ma 7 anche a Ocon che ha ritrovato il ritmo.
7 a Pierre Gasly. Ha regalato a Briatore e all’Alpine un weekend fuori dall’ordinario.
6,5 a Yuki Tsunoda, il primo a reggere il confronto con Max.
6 a Lewis Hamilton. Non sta guidando la Ferrari che sognava e soffre il compagno di squadra che riesce a ottenere il massimo dalla SF-25.
6 a Max Verstappen. Non può fare il Max dovunque, ha bisogno di piste dove l’uomo può fare la differenza.
5 a Kimi Antonelli. Primo weekend senza punti. Ha sofferto una strategia complicata. Ma quel sorpasso a Max lo potrà raccontare ai suoi compagni a scuola.
4 a Lando Norris. Un brutto weekend a partire dalla qualifica. Ha azzeccato una partenza da sogno, ma si era posizionato troppo avanti sullo schieramento. Mannaggia.
0 ai commissari. Troppo lenti a prendere le decisioni.

