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Pagelle di metà stagione: c’è chi ha fatto peggio della Ferrari

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Pagelline di mezza estate con 12 gare già in archivio (e 12 vittorie Red Bull) e 10 ancora da disputare. Squadra per squadra.

RED BULL 10 e lode. E’ stata in testa per 694 dei 724 giri fin qui disputati vincendo 12 gare su 12, le ultime 8 di fila con Max Verstappen. Ha lasciato agli altri solo due pole. Meno delle briciole. Si è capito fin dalla prima gara che quest’auto senza un unico segreto, ma piena di soluzioni vincenti, avrebbe dominato. Max in Bahrain chiuse con 38” di vantaggio su lo primo avversario che guidava un’auto diversa dalla sua. Mise la parola fine fin dai titoli iniziali. Ora resta una curiosità: riuscirà a vincerle tutte?

MERCEDES 8 -. Quando ha capito che il progetto non avrebbe portato da nessuna parte ha ribaltato l’auto, risvegliato l’orgoglio di Hamilton e tornata davanti al resto del mondo. Non basta per vincere, ma almeno per riprendersi il secondo posto nel campionato. Certo l’errore è stato quello di insistere sul vecchio progetto fino a inizio stagione.

ASTON MARTIN 8+. Non si fosse inceppata nel momento di continuare a evolvere il voto sarebbe ancora più alto. Si gioca con la McLaren il titolo del miglior ritorno tra i protagonisti anche se per la squadra di Stroll è una prima volta. Un inizio di anno quasi perfetto con Alonso di nuovo tra i migliori, poi lo stop. E non è solo colpa del cambio di struttura delle Pirelli.

McLAREN 8+. Lo stesso voto della Aston Martin anche se la squadra papaya è rinata da Silverstone in poi, al contrario di quanto capitato alla Aston. Era ti amo le ultime, Norris aveva collezionato una serie di imbarazzanti 18esimi posti. Ha chiuso sul podio le ultime gare prima della pausa. Ha avuto il coraggio di buttare via subito un progetto disastroso. E adesso è lì a rimontare.

FERRARI 5. E sono buono. A Maranello hanno rivoluzionato la squadra perché arrivare secondi non bastava. Oggi sono quarti a 56 punti dalla Mercedes e la Red Bull non la vedono neppure con un telescopio. Al contrario dei team che hanno ribaltato il progetto parturito male, la Ferrari ha insistito, convinta che la SF-23 vada solo capita. A far male è soprattutto la differenza tra le parole e i fatti, tra le promesse e i risultati.

ALPINE 3. Non c’è nulla oltre il lampo, inaspettato e falso, di Monte Carlo. Tanto che Luca De Meo ha già ribaltato la squadra cacciando il ceo e pensando di affidare il team a Mattia Binotto (così racconta radio box). Non funziona l’auto, non funziona soprattutto il motore che non ha potenza e affidabilità. Tra i piloti Gasly sembra il fratello di quello che aveva vinto a Monza con l’Alpha Tauri.

WILLIAMS 6,5. Sta risalendo la china che era ed è ripidissima. Era l’ultima degli ultimi, ora ha scavalcato Haas, Alfa e Alpha. Ha rigenerato Albon tornando a conquistare qualche punticino. Il voto riflette il miglioramento dallo scorso anno, non io il valore delle prestazioni assolute che ha ottenuto come miglior risultato un settimo posto. Un anno fa non vedeva Haas e Alfa. Oggi sta davanti a loro.

HAAS 4,5. Puntava a fare un salto avanti, ne ha fatto uno indietro. La scelta di due piloti esperti come Magnussen e Hulkenberg non è bastata. Forse non era tutta colpa del piccolo Schumacher. Hanno avuto qualche fiammata in qualifica (Magnussen 4° a Miami; Hulkenberg 2° in Canada). Ha gli stessi punti della Williams, ma partiva davanti.

ALFA ROMEO SAUBER 4. L’ultimo anno griffato Alfa Romeo non sta dando risultati se non per qualche colpo di marketing con gli ospiti giusti nei gran premi giusti. Un ottavo posto come miglior risultato non è gran cosa. Insistere su Bottas è stato un errore ancora griffato Vasseur. Zhou porta soldi e non è fermo come qualcuno credeva, ma ci vorrebbe un primo pilota all’altezza. Più che di Alunni Bravi le colpe sono ancora di chi decideva prima.

ALPHA TAURI 2. Tre punticini significano l’ultimo posto in classifica per un team che è satellite Red Bull. Un’involuzione imbarazzante, tanto che si è corsi ai ripari ingaggiando Mekies come team principal per l’anno prossimo. Basterà? Di certo l’alleanza Ferrari Haas funziona meglio di quella Red Bull Alpha Tauri.

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