Pagelline del MonacoGp: Verstappen al Max. Leclerc va perdonato come la Ferrari

Pagelline di un MonacoGp che ha ribaltato la classifica del mondiale e l’umore della Ferrari nonostante il primo podio della stagione che, alla vigilia, sarebbe stato considerato miracoloso.

10 a Max Verstappen. Per la prima volta in vita sua è in testa al mondiale. Per la prima volta in vita sua ha vinto a Montecarlo dove ha preso residenza insieme alla sua nuova fidanzata che poi è Kelly, figlia di Nelson Piquet e madre della figlia di Kvyat. Ma questo c’entra poco. Max a Monte Carlo ha fatto capire che può giocare per il titolo. Ha avuto anche la fortuna che ai campioni non manca mai.

9 a Carlos Sainz. Alla sua quinta gara in rosso ha già imparato a farsi amare. Voleva di più a cominciare da una prima fila in qualifica. Il secondo posto non è male, il primo podio con una Ferrari non si scorda mai. Più passa il tempo, più si conferma la scelta giusta di fianco a Leclerc.

8 a Sebastian Vettel che ha rivisto la luce dopo anni chiuso in cantina. Il suo rientro in pista davanti a Hamilton è stato qualcosa dal sapore antico, peccato che il regista Tv si sia addormentato. E le sue dichiarazioni di sabato “Sono contento per la pole della Ferrari”, su commentano da sole. Un vero signore.

7,5 a Lando Norris che si è preso il podio a Montecarlo contribuendo a fare il podio più giovane del gran premio più antico. Ha limitato i danni per la McLaren che correva con una livrea davvero spettacolare.

7 ad Antonio Giovinazzi. I primi punti dell’anno a Monte Carlo sono qualcosa di grosso e importante. Bravo a sfruttare l’occasione e ad esser stato ancora una volta davanti a Kimi che pure qui è stato Principe.

6 a Checo Perez che in qualifica continua a faticare, ma in gara ha trovato il ritmo per portare la Red Bull a un passo dal podio grazie anche a una strategia perfetta che gli ha fatto guadagnare quattro posizioni.

5 a Charles Leclerc. Un voto che è la media tra il primo run un Q3 e il secondo. Tra la pole e il botto che potrebbe aver provocato il disastro. Da dieci la prestazione record, da zero il bacio al guard rail. Ma lo ribadisco, a me Charles piace per questo, perchè ci mette l’anima e rischia tutto per far sognare i ferraristi. E piace ancora di più vederlo sotto il podio a festeggiare Sainz.

4 a Mick Schumacher che ha sbattuto due volte in prova saltando le qualifiche e poi ha chiuso dietro a Mazepin per colpa di un problema di pressione della benzina. Non un bel weekend.

3 a Daniel Ricciardo. Vado a Montecarlo e vinco, ha detto a Barcellona. Non comment. Ancora una volta Norris lo ha sverniciato.

2 a Fernando Alonso. Continua a prenderle da Ocon (voto 7), sta avendo più difficoltà del previsto. Non riesco a credere che questo sia il vero Fernando. Ricorda troppo lo Schumacher 2, quello della Mercedes.

1 a Lewis Hamilton. Il peggior weekend dell’anno (fin qui). Non ha mai trovato il feeling con la sua Mercedes mentre Bottas volava… Mistero…

0 alla Mercedes. Possibile che quando combina una casino ai box capiti sempre a Bottas…. la stessa strategia adottata per Hamilton con il cambio gomme anticipato non è stata molto indovinata..,

Lo so vi state chiedendo che voto dare alla Ferrari. Per me ha fatto bene a rischiare, andando contro ai protocolli che avrebbero imposto la sostituzione di tutto il retrotreno. Ma se sei in pole e non lotti per il titolo è giusto provarci e rischiare. Sarebbe ingiusto incolpare per i controlli che non hanno individuato il problema, però ci sono cose che vengono a galla solo quando metti in moto e scendi in pista… Rischiare era giusto, non me la sento di bocciare la Scuderia per questo. Partire sesto non avrebbe portato Charles sul podio. Partire in testa lo avrebbe fatto vincere. E quindi? Il voto? 8 per l’intenzione, 2 per il risultato. Ma alla fine il podio di Charles porta al 6 politico… Parliamone…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Su questa pista è già molto se riesci a fare un sorpasso. Ieri, a memoria, non ne ho visto nemmeno uno in pista. Se qualcuno ha recuperato posizioni è perchè davati a lui qualcun altro si è fermato (vedi Bottas) o è risucito a guadagnare la posizione ai box. Detto questo, partire secondo ed arrivare secondo è il minimo che avrebbe potuto fare Sainz. Su questo toboga non è importante nè la macchina, nè il pilota perchè l’unica accortezza che devi avere è di non andare a sbattere. Per il resto, ti metti in coda e arrivi alla fine.
    Parlando della rossa, se non c’è nessun responsabile, allora a chi il merito di aver messo fuori pista Leclerc? Per la voglia di non sacrificare una pole a costo di non retrocedere, alla fine si sono ritrovati senza una posizione tra le prime dieci con due macchine. Strategia alquanto discutibile: meglio un secondo posto con una macchina o un terzo e quinto posto con due macchine? Alla fine questi punti potrebbero essere decisivi visto che con McLaren si sta giocando un terzo posto.
    Diamo allora a mr bean8 un bel 10; un ottimo TP! Gli auguro di riuscire a fare un ottimo progetto per il 2022 perchè la tanto usata frase “dobbiamo studiare, dobbiamo capire” dal prossimo anno non la potrà più usare.

  2. Sig Zapelloni
    D’accordo che il rischio andava preso con Charles,
    Quello che non capisco è come mai Latifi abbia fatto un botto più forte e non è successo nulla ed ha fatto la gara tranquillamente.
    Qualche parere?
    Ferrari troppo fragile?
    Grazie

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