Pagelline Montecarlo: ma Kimi dov’era?

Pagelline monegasche alla fine di un gran premio dove l’ordine d’arrivo è stato pari a quello di partenza e i momenti emozionanti pari ai sorrisi della Principessa Triste moglie di Alberto di Monaco. La Ferrari ha limitato i danni, anzi a recuperato punti, ma intanto deve ringraziare Verstappen perché senza la sua botta la RedBull avrebbe fatto doppietta…

10 a Daniel Ricciardo. Perfetto fin da giovedì. Voleva il trionfo che riempie il curriculum e se lo è preso con prepotenza, merito e tanta intelligenza nel non farsi prendere dal panico quando per un problema nel recupero di energia la sua RedBull ha perso 2 marce. Esemplare.

9 a Adrian Newey. Ha disegnato la monoposto con il telaio migliore. Finite le distrazioni è tornato ad essere il progettista letale (per gli avversari) che sapevamo e si e’ pure sottoposto allo shoey di Ricciardo… Coraggioso.

8 a Sebastian Vettel. Non è possibile colpevolizzarlo se a Baku prende troppi rischi per cercare la vittoria e a Monaco perché quei rischi non li prende. Un po’ di coerenza non guasterebbe. Pratico.

7.5 a Hamilton. Week-end difficile per i Mercedes, lui ha fatto il numero in qualifica e in gara ha portato a casa il massimo risultato possibile. Efficace.

7 a Verstappen. Per la gara. Dal 20esimo al nono posto senza rischiare di far saltare il banco quando si è trovato in un trenino che gli ha fatto venire l’acquolina in bocca. Se avesse usato la testa anche in Fp3… Meglio tardi che mai.

6 a Räikkönen. Gara noiosa che lui non ha fatto nulla per ravvivare. Un tentativo di attacco a Hamilton ci stava. Lui non aveva nulla da perdere. Scolorito.

5 all’Alfa Sauber. Non si rischia così di far male al tuo gioiellino. Quel disco saltato alla staccato a dopo il tunnel non è stato bello per Leclerc, Hartley e i tifosi Alfa Romeo. Colpevoli.

4 aLiberty Media che a Montecarlo accetta tutto, una pista anacronistica e addirittura il (Benedetto) ritiro delle grid girls. Coerenza please. Detto questo non toglierei mai Monaco dal calendario.

3 alla Williams che, oltre ad insistere con l’improbabile coppia Stroll-Sirotkin si dimentica pure di montare le ruote… Incorreggibile.

2 alla McLaren, anzi ai suoi motori Renault. Povero Fernando, costretto a vedere la maledetta Honda là davanti… Sadica.

1 a Ocon. Quel prego passi pure a Hamilton grida vendetta. Cameriere.

0 alla Principessa Charlène. Più che per il vestito per il finto brindisi con lo champagne di Ricciardo. Astemia?

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Esimio Zapelloni , vero , ieri Raikkonen abulico.
    Comunque credo che siamo di fronte al solito annoso problema dei Ferraristi (e Suo) : trattano a pesci in faccia la seconda guida poi esigono chissa’ che’ quando la prima non brilla.
    La sua colpa e’ non avere infastidito (provato a mandare a muro) Hamilton per favorire il principe d’Assia.Raikkonen , lui si, doveva rischiare. E’ sacrificabile
    Saluti

    1. Diciamo che lui non è in corsa per il campionato…

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