Perchè ho dato 5 in pagella a Leclerc

Dopo il Gran premio di Turchia ho dato 5 in pagella a Leclerc… Non lo avessi mai fatto. Si sono scatenate le critiche… Non che i miei vecchi amici della Gazzetta siano stati più generosi (voto 5,5). Ma comunque ecco che provo a spiegare il perchè della mia insufficienza….

Detto che basterebbe riascoltare il suo team radio per approvare: “Shit job… shit job… sono stato un co… sono stato un cogl…”.


Charles non ha commesso soltanto quell’errore decisivo per farlo scivolare giù dal podio… ne ha commessi tanti altri anche se gli va riconosciuto di esser risalito dal penultimo al secondo posto…

Senza l’errore finale forse quella (nonostante gli errori) sarebbe stata la gara più bella della sua carriera. Ma nello sport alla fine conta il risultato e Charles ha rovesciato il latte nel secchio dopo aver munto la mucca (copyrigth Boscia Tanjevic). Quell’errore è stato decisivo.

Guardando indietro a ieri, è stata probabilmente una delle mie migliori prestazioni, ma con un piccolo errore alla fine della gara che è stato fatto nel momento sbagliato e che mi è costato un podio. Imparerò da questo, tornerò più forte e non vedo l’ora di essere già a Bahrein 👊

Charles Leclerc, Instagram

Charles ha capito di aver sbagliato, ma soprattutto ha detto di voler imparare da quell’errore. Una reazione intelligente dopo che a caldo era esploso. La reazione di un campione che sta maturando gara dopo gara.

Anche per questo gli ho dato 5. Perchè credo che un campione vero quell’errore non lo avrebbe fatto. Hamilton ha corso gli ultimi giri sulle tele, ma non ha sbagliato, Vettel andava più piano ma non ha sbagliato… Charles imparerà dall’errore.

Detto questo resto convinto che abbia fatto benissimo a provarci… che non se ne sarebbe fatto niente di quel terzo posto, meglio puntare al secondo… E’ per questo che Charles mi piace… Perchè non si accontenta…

In fin dei conti i 5 possono aiutare a crescere. E lui sul bagnato deve ancora crescere un bel po’…

La gara di Charles raccontata da  Iñaki Rueda, Head of Race Strategy

“Charles ha avuto tantissime difficoltà nelle primissime fasi della partenza e si è ritrovato al quattordicesimo posto alla fine del primo giro”

 “Charles è stato il primo a fermarsi per passare alle intermedie alla fine del giro 6 mentre con Sebastian abbiamo aspettato due giri in più, una volta che avevamo visto che il ritmo del suo compagno di squadra era molto buono e che si poteva creare una finestra di pista libera per fargli fare il pit-stop senza metterlo nel traffico. Con questa doppia mossa Charles è riuscito a fare l’undercut su tre piloti e ad avere un ritmo tale da mettersi dopo una quindicina di giri subito alle spalle di un gruppo composto da Ricciardo, Sainz e Verstappen”.

“In quel momento pensavamo ancora che prima o poi ci sarebbero state le condizioni per passare alle Soft ma si era nel frattempo aperta una finestra per far fermare di nuovo Charles per un nuovo set di intermedie: è vero che avremmo perso una ventina di secondi ma con il passo che avrebbe avuto li avrebbe recuperati in circa sei giri e se in questo lasso di tempo non si fossero verificate le condizioni per il crossover ci saremmo trovati praticamente nella stessa situazione di prima ma con uno stop in meno da fare. Abbiamo valutato la situazione anche parlando con i piloti e abbiamo deciso che valesse la pena provarci. Di nuovo, siamo stati i primi a fare una mossa (giro 30) poi imitata da molti, una scelta che ha pagato. Sainz e Ricciardo hanno cercato di coprire il nostro pilota ma Charles è stato così veloce che gli sono bastati due giri per portare a termine l’undercut”.

“Charles era velocissimo, tanto da superare in scioltezza prima Albon e Stroll, poi lo stesso Sebastian e Verstappen e da mettersi a caccia di Perez che (giro 40) aveva una ventina di secondi di vantaggio. Inoltre, le previsioni meteo davano in crescita la probabilità di pioggia, il che avrebbe potuto rendere molto interessanti gli ultimi giri, soprattutto per chi aveva scelto di rimanere su un set di intermedie montato nei primi giri…”

“Charles ha continuato a spingere con grinta e, nonostante qualche sbavatura, al giro 50 i secondi di ritardo da Perez erano sette. Anche Sebastian era rimasto non lontano dal suo compagno di squadra. Poi, all’ultimo giro, Perez ha commesso un errore alla curva 9 e Charles è riuscito a superarlo in accelerazione ma non ha fatto in tempo a rientrare sulla traiettoria più asciutta prima della violenta staccata della curva 12 andando lungo e permettendo così a Perez di riprendersi la seconda posizione”. 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Perche Charles si è beccato da Seb in qualifica 1.5?

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