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#Raikkonen is back, la #Ferrari pure. #Vettel non ancora

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Raikkonen festeggia la 21esima vittoria della sua carriera

Kimi Raikkonen dopo 5 anni e 113 gp torna alla vittoria in Texas rimandando la festa mondiale di Hamilton, solo terzo a Austin, battuto anche da Verstappen. Vettel quarto dopo un bell’affondo a Bottas.

Kimi is back. Grande, finalmente perfetto dall’inizio alla fine 113 gran premi dopo la vittoria in Australia 2013, nel giorno in cui festeggia l’anniversario del suo mondiale 2007.

Kimi meritava di chiudere la sua seconda vita in Rosso con un successo. Ce l’ha fatta a tempo quasi scaduto ma ce l’ha fatta con una grande partenza e una straordinaria gestione della gara mentre Hamilton si avventurava in una gara sulle due soste con una rincorsa disperata e inutile.

Per la Ferrari finalmente una bella domenica nonostante l’ennesimo errore di Vettel che al primo giro,  attaccando Ricciardo si è girato ancora una volta… un altro errore che non viene poi cancellato dal recupero e dal sorpasso finale a Bottas.

Kimi ha corso alla sua vecchia maniera. Grande partenza con sorpasso a Hamilton alla prima curva. Cattivo a modo suo, cattivo quando basta. Poi ha gestito la gara non lasciandosi ingannare da Hamilton e dal box Mercedes quando le Frecce d’argento hanno anticipato lo stop per approfittare della Virtual Safety Car. Ma giocando d’anticipo Hamilton si è messo su una strategia con due stop e nonostante una rincorsa infinita, non ha pagato. Alla fine ha tentato l’assalto a Max per il secondo posto, ma ho commesso uno dei suoi rari errori.

Il suo quinto titolo è solo rimandato visto che comunque ha guadagnato ancora punti su Vettel. Sarà per domenica in Messico…

Il weekend texano ci restituisce una Ferrari protagonista come non capitava dal sabato di Monza. Ferrari forte in qualifica e in gara: senza l’errore di Vettel avrebbe addirittura potuto puntare alla doppietta visto che Max è risalito dal 18° posto al 2°… Ma il Vettel di quest’anno sbaglia davvero troppo e oltretutto quando sbaglia non ha fortuna perché ci rimette sempre lui.

Ma oggi è giusto festeggiare Kimi che libero da ordini di squadra e senza nulla da perdere è ritornato a gustare il sapore del successo. Se avesse corso sempre così…

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