Rassegna stampa: Formula 1 bocciata da tutti. Una Formula Farsa

Formula 1 bocciata su tutta la linea, non c’è quotidiano che non abbia criticato la buffonata del Gran premio del Belgio, soprattutto per aver assegnato i punti dopo due giri dietro Safety Car.

Stefano Mancini per la Stampa ha scritto che non è colpa di nessuno se in Belgio piove tanto e a volte anche durante il Gran premio. La direzione gara ha fatto bene a non dare il via alle 15, ma ha trasformato in farsa la gestione successiva dell’evento, fino a scovare un articolo del codice sportivo che consente di fermare il tempo meglio che in un film di fantascienza: tra le 17 e le 18, ora limite per concludere il Gp, il timer ha smesso di scorrere. Lo spazio-tempo è stato poi ripristinato per consentire la finzione che rende il Gran premio 2021 del Belgio il più breve della storia. O forse solo della cronaca, perché sarà bene dimenticarlo in fretta

Per Alessandra Retico su Repubblica è stato lo show più mesto della F1. Una gara farsa, anche se con record: il gp più corto della storia, battuta Australia ’91 (stop dopo 14 giri e vittoria a Senna) per circostanze altrettanto uggiose. Senza voler del tutto negare l’utopia di riuscire a svolgere una corsa semi-vera (comunque non sarebbe stata ormai più lunga di 60 minuti), la ripartenza appare il frutto di una ragione politica, burocratica. Biglietti non rimborsabili, per esempio (155 euro minimo, 405 sulle tribune vista Eau Rouge). Gara fantasma, ma con conseguenze

Le cita Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera, e sono anche politiche, non per forza di classifica. Un ennesimo compromesso – dice – che accontenta Verstappen, più vicino a Hamilton senza combattere; che premia l’exploit di Russell in qualifica, visto che una corsa autentica l’avrebbe ricacciato lontano. Sì, ma il senso sfugge, così come non pare giustificata l’attribuzione di punti iridati al termine di tre giri dietro safety car simili ad una parata mesta e inzuppata, in luogo di una gara vera, seppur breve, o di una cancellazione per cause di forza maggiore. La F1 ha offerto, in quattro ore sospese, una serie di segnali disarmanti. Che lo spettacolo debba andare avanti è ormai una consuetudine per sport che consumano masse enormi di denaro; che nessuno sia in grado di parlare e parlarsi pare clamoroso soprattutto nel momento in cui il destino di chi corre passa da decisioni altrui. Il fantomatico Gp Belgio sancisce la morte dell’associazione piloti perché questi piloti non sanno associarsi nemmeno per cinque minuti in un giorno così. Diversamente da quando chi guidava – da Stewart a Lauda a Senna – sapeva condividere e far valere le proprie opinioni, a costo di battere un pugno sul tavolo”. 

Nello stesso solco Gianluca Gasparini sulla Gazzetta dello sport scrive che la F.1 ieri a Spa ha offerto un pessimo spettacolo, mancando di rispetto alla storia di uno sport fatto di coraggio e generosità, a tutti gli appassionati presenti in circuito e piazzati davanti alle televisioni e anche alla classifica iridata, falsata da una distribuzione di punti ingiustificata. Non si poteva rinviare la gara al lunedì? Benissimo, allora bastava annullarla e restituire i soldi agli spettatori. Sarebbe stato più dignitoso, e anche sportivamente corretto: non è certo un successo di cui, a fine carriera, l’olandese si vanterà”.

Per l’Équipe la Formula 1 si è resa ridicola

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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