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Rassegna stampa: il coraggio della Ferrari

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Coraggio e’ la parola più gettonata sui quotidiani che raccontano la nuova Ferrari.

Ecco la rassegna stampa grazie a http://www.loslalom.it

Pesa 795 kg. Avrà una potenza di oltre 1000 cv. Ha 24 valvole e 8 marce. Un serbatoio da 100 kg/h. Dei dati tecnici non si può dubitare. Tutto il resto, della Ferrari, non lo sappiamo. Così come non abbiamo mai davvero saputo cos’è successo tra i giorni in cui era diventata irresistibile e i GP nei quali è scivolata nelle retrovie. L’indagine della FIA si è conclusa con un patto di riservatezza. Due anni dopo, stamattina, il nuovo modello celebra i primi 75 anni della scuderia. La Stampa parla di svolta Rossa, una macchina nata per tornare al vertice sfruttando il nuovo regolamento tecnico.

Jacopo D’Orsi su La Stampa scrive: “Bella è bella, ma quando mai una Ferrari non lo è stata? Dopo 14 anni senza titoli e due senza vittorie, nel 2022 della rivoluzione regolamentare tanto attesa (e promessa, sia chiaro) come occasione di rinascita, dal momento che tutti i team ripartono quasi da zero, c’è un disperato bisogno che questa macchina si meriti innanzitutto la definizione di «veloce». Del resto, diceva Enzo Ferrari, un’auto da corsa diventa bella quando vince. Il lungo inverno, 45 Gp e 880 giorni in bianco (l’ultimo successo, Singapore 2019, resta firmato Vettel), com’è ovvio ha aumentato la fame, ma sembra tornata la voglia di osare, di attaccare”.

L’analisi tecnica di Paolo Filisetti sulla Gazzetta dello sport mette in evidenza le fiancate concave e il muso appuntito. Originale la disposizione delle masse radianti. quanto è sottile il cofano motore. Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera parla di “una macchina che contiene il destino di un intero gruppo di lavoro. Persone decise a smetterla di patire, di subire, di correre in una sorta di solitudine agonistica. Abbastanza per osare, per rischiare, sfruttando una occasione rara, rappresentata da un progetto che con il passato non ha alcun rapporto. Dunque, molta umanità dentro la gestazione di uno strumento ipertecnologico, sul quale pesano carichi enormi, dato il casato, data la latitanza dall’albo d’oro”. Aggiunge che “l’atmosfera di ogni presentazione svanisce a suon di giri cronometrati, si sa. Però questa F1-75 sembra dotata di carattere e di un abito appropriato. Una ragazza pronta ad entrare in società. Che venga eletta Miss Mondo non è detto affatto, basti pensare alle rivali. Ma era da un pezzo che non si vedeva la famiglia di Maranello così disposta all’azzardo, ad esporsi, con un orgoglio confortante, rispettabile. Come tocca fare quando, per ambizione, voglia di riscatto o frustrazione, il giorno del giudizio non fa più paura”. Sempre sul Corriere Daniele Sparisci commenta che l’ambizione ritrovata è già un primo passo e che nuovi passi falsi porterebbero a una rivoluzione.

Stefano Zaino su Repubblica ha scritto che un’aspettativa molto alta non spaventa Binotto. “Sa di non avere alternative, ma è certo che stavolta le scelte fatte saranno vincenti, tanto da dichiarare che «non esiste un piano B, perché funzionerà bene quello principale». Una speranza rossa basata su una rivoluzione, infilata in una macchina audace, aggressiva, diversa dalle altre che hanno gettato la maschera in questi giorni (manca la rivale più attesa, la Mercedes, verrà presentata oggi), soprattutto nella parte anteriore e nelle pance laterali”.

Carlo Vanzini di Sky Sport dice che “ci sono pochi dubbi sulla nuova Ferrari, stupenda all’impatto visivo e dove è evidente un lavoro artistico di alto livello. Si è partiti da un foglio bianco, la show car mostrata dalla FIA, e senza riferimenti dei competitors come poteva avvenire in passato. Stupiscono pance e muso. Ora bisogna sperare che tutti i pezzi vadano nel verso giusto e se quella della F1-75 è una filosofia vincente, lo scopriremo presto in pista”. Anche Matteo Bobbi per Sky Sport trova che “c’è tanto estro e tanto coraggio nella realizzazione della nuova Ferrari, dove si notano linee di guida molto differenti rispetto a quanto visto sulle precedenti monoposto 2022. Non ci sono tratti simili alle altre e sono colpito dal cofano motore e dalla parte terminale delle pance (verso il fondo), qui il disegno è a dir poco incredibile. Resta simile lo schema sospensivo, ma c’è un lavoro importante di pulizia aerodinamica”.

Gianluca Gasparini sulla Gazzetta dello sport invita a tradurre questa audacia di linee in una audacia di parola. “Adesso tocca agli uomini in rosso essere coraggiosi come la monoposto che hanno progettato. Credere nel loro lavoro, senza arroganza, ma con molta fiducia. Trasmettendo la medesima sensazione a chi lavora tutti i giorni a Maranello e più ancora ai rivali. Significa abbandonare la politica fatta di dichiarazioni controllate e prudenti, per il timore di non riuscire a rispettare le aspettative e rimanerne quindi scottati. A che serve? Meglio caricare un po’ i tifosi, di recente un filo anestetizzati”. Vuole qualche titolo in più.

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