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Apre il museo di Schumacher

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Apre sabato 16 a Colonia la Michael Schumacher Collection. all’interno del Motor World Rheinland di Colonia verranno esposti kart, vetture da turismo, monoposto, trofei, tute, caschi e memorabilia del sette volte campione del mondo. Il sito ufficiale

Michael Schumacher non gradirebbe. Non gli è mai piaciuto mettersi in mostra. Adorava vincere e conquistare nuovi record, ma non amava vantarsene. Sapeva di essere il più forte e gli bastava dimostrarlo in pista. Non aveva l’arroganza di tanti altri suoi colleghi. Non ricordava ogni volta che lui aveva sette titoli Mondiali in bacheca.

Michael Schumacher Collection

E poi correva perchè gli piaceva. Dava un senso alla sua vita tanto che arrivò pure a complicarsela correndo (e cadendo) in moto. Il richiamo dell’adrenalina era così forte e potente che una volta riassaggiata una Ferrari (dopo l’infortunio di Massa) non riuscì a fermarsi.

E trovando la strada di Maranello sbarrata prima dai medici e poi da Fernando Alonso (che era appena stato ingaggiato) dirottò sulla Mercedes che poi era stato il suo amore di gioventù. Il sito della collezione

I tifosi Ferrari lo perdonarono, anche perchè con la Mercedes, Michael Schumacher, non raccolse molto (una pole fantastica a Monaco, annullata dalla penalizzazione incassata nella gara precedente).

I caschi di Michael

E furono soprattutto ferraristi i tifosi che corsero in fiaccolata e processione sotto le finestre dell’ospedale dove fu rocoverato a Grenoble dopo l’incidente del 29 dicembre 2013.

L’amore per l’uomo che aveva riportato il titolo a Maranello dopo 21 anni e aveva poi reso imbattibile quella squadra dominando i campionati fino al 2004, è sempre infinito.

Ma visto che da quel giorno vive in un  modo tutto suo, è comunque bello che nasca un Museo per ricordare le sue vittorie, le sue imprese, la sua felicità. Con i suoi kart, le Benetton, le Ferrari, le Mercedes, le formule minori. Una mostra gratuita, quindi al riparo dalle speculazioni che qualcuno avrebbe fatto. E’ a Colonia, non lontano da Kerpen, il paesotto dove tutto ebbe inizio.

Ricordo quando con Giorgio Terruzzi e l’adorato Pepi Cereda, finimmo in quella casa stretta tra un parcheggio di Tir e il raccordo dell’autostrada. Fu subito chiaro perché Michael decise di darsi alle corse. Quella pista di kart, poi gestita dal padre, era l’unico angolo felice di quel quartiere. Lì cominciò a capire. A correre. A vincere.

Alcuni dei trofei di Schumacher

#KEEPFIGHTING MICHAEL

– Mille giorni senza Michael

– Il sorriso di Corinna

– Il grande amore di Lady Schumacher

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