Nei giorni di Monza ha incontrato in un albergo milanese Jean Todt, oggi presidente Fia e un tempo responsabile della gestione sportiva ferrarista (e poi ad). Abbiamo fatto una bella chiacchierata che si è trasformata in una bella intervista pubblicata su il Foglio in cui monsieur Todt parla del momento della F1 e della Ferrari.
Per chi non l’avesse ancora letta, eccola qui: https://www.ilfoglio.it/sport/2020/09/08/news/jean-todt-cosi-si-fa-vincere-la-ferrari–1041311/
Con Jean Todt oggi ho un ottimo rapporto, ma all’inizio, quando nel 1993 arrivò in Ferrari e io ero l’inviato sulle piste de il Giornale, beh abbiamo avuto dei momenti di grande attrito. Un giorno dopo che avevo scritto di una lite interna con rovesciamento di una scrivania se la prese così tanto che per un po’ non rispose più alle mie domande in conferenza…. Ci volle un po’ perchè i rapporti tornassero normali e devo dire che un pranzo a Fiorano con il presidente Montezemolo, aiutò molto.
Poi arrivarono le vittorie a raffica. Le critiche non sparirono perchè qualche errore continuò ad essserci (Austria 2002 ad esempio), ma Todt riconobbe sempre la mia buona fede e la professionalità. E da allora spesso mi concede delle belle interviste.

