Site icon Top Speed

#Vettel si confessa a cuore aperto, ma è lui a non essere dominante…

Annunci
Sebastian Vettel, 217 Gp, 4 mondiali, 52 vittorie, 55 pole

Qualche giorno da Sebastian Vettel ha rilasciato una delle interviste più interessanti dell’anno a Roberto Chinchero di motorsport.com (leggila tutta qui). E’ un’intervista sfogo che merita qualche commento.

“È giusto dire che abbiamo avuto una monoposto molto competitiva, ma non concordo con chi ha la percezione che la nostra vettura sia stata dominante”. Seb comincia subito a mettere i puntini sulle “i” usando la parola dominante che sfrutterà in altri passaggi dell’intervista. Se per dominante alludiamo alla Red Bull con cui è diventato quattro volte campione del mondo o alla Mercedes degli ultimi anni posso anche essere d’accordo. Ma Seb non può negare di aver avuto tra le mani una Ferrari vincente.

Negli ultimi giorni campioni del mondo come Prost (sulla Gazzetta dello Sport) o Stewart (sulla Bild) hanno sottolineato i suoi errori. Sir Jackie è andato giù anche pesante. Non siano insomma solo noi italiani ad attribuirgli molte responsabilità.

“Se ripenso ai risultati che abbiamo ottenuto da inizio anno non vedo una superiorità dominante. Pensa a Spa: non avevamo la pole, a prescindere dalle condizioni (le qualifiche con l’improvvisa pioggia), ed abbiamo sfruttato la conformazione della pista sfruttando la salita dell’Eau Rouge che si fa in pieno e il lungo rettilineo successivo”. Vero, ma un anno fa andò diversamente. Quella vittoria, senza gli errori di Monza, avrebbe cambiato il finale della stagione. Ma è normale che Seb non ammetta la superiorità della Ferrari, anche se guardandosi allo specchio dovrebbe farlo. Solo così potrebbe capire meglio i  suoi errori e crescere.

Se guardi le gare in Spagna, Francia, Russia, credo che in quelle occasioni (Mercedes) ha confermato una superiorità notevole, cosa che nel nostro caso non c’è mai stata. Con questo non vorrei essere frainteso: non sono qui a sostenere che abbiamo avuto a disposizione una macchina non all’altezza, perché so di avere una monoposto competitiva, ma non sono d’accordo con chi sostiene che abbiamo avuto una vettura superiore“. Vettel non la pensa come me e come molti dei frequentatori di questo blog (tanti sono però anche quelli a vederla come lui). Io dico che ha ragione a  non definire dominante la Ferrari, ma non è possibile non riconoscerne la superiorità almeno fino a Monza.

Abbiamo ottime persone sia a Maranello che in pista, professionisti di talento in grado di trovare idee, soluzioni, concetti nuovi, credo ci siano tutti gli ingredienti di cui abbiamo bisogno. Ci manca l’ultimo passo, quello finale, ma sono abbastanza sicuro che arriverà“. Qui concordo al 100%. La squadra ha ritrovato l’unità smarrita nella crisi post Monza. Sia chiaro a tutti che solo uniti si può battere la Mercedes.

Penso che quest’anno, sfortunatamente, per alcuni versi sia stato simile. In alcune gare non abbiamo avuto la stessa performance della Mercedes e loro sono stati in grado di fare bottino pieno, guadagnando molti punti in quelle occasioni. Noi, al contrario, non abbiamo capitalizzato i punti che speravano in due, tre o quattro occasioni, come sapete, e questo è stato un peccato“. Sul perché non abbia capitaliazzato ho un’idea precisa: i suoi errori.

Può essere vissuta come ‘ah, c’è troppa pressione, troppa attesa’, ma puoi anche vivere la stessa cosa come un valore aggiunto dell’avere una nazione alle spalle, come l’Italia è con la Ferrari. La gente crede nella Ferrari, ama la Ferrari, e quando non riusciamo a soddisfare i desideri di tutti i sostenitori è naturale che ci sia delusione. Questo fa parte del gioco“. Gente non resta che tifare ancora più di prima.

Sono certo che Leclerc  vuole battermi come io voglio batterlo, le regole sono chiare, e sono le stesse regole che ci sono con Kimi“. Patti chiari, amicizia lunga.

Seb si è aperto, ha detto la sua senza nascondersi, ma forse mi sarei aspettato un’ammissione delle sue colpe più totale. Sarebbe stato poi più facile ripartire. Cercare alibi (Ferrari non dominante) non fa mai bene. Ma il resto del lavoro dovrà farlo la squadra. C’è un campione da recuperare. Si è detto svuotato, completamente. Sarà un inverno duro dal punto di vista mentale. Ma la Ferrari ha bisogno di lui. Come lui ha bisogno della Ferrari.

Exit mobile version