
Leclerc cambia faccia. Indossa quella dell’ottimismo (“le prime sensazioni sono buone”). Lo fa prima di scendere in pista nel pomeriggio, quando la sua Ferrari finalmente sembra trovare il ritmo giusto nel long run di fine giornata. Non salta più come un canguro, e dopo un inizio di pomeriggio ancora un po’ nervoso, trova la sua strada. L’allarme è rientrato, ma la paura è che la Red Bull sia davanti come prestazioni e come consistenza. E che sulla SF-23 ci sia molto da lavorare per trovare l’assetto giusto.
Il miglior tempo di giornata è quello dell’Alfa Romeo Sauber di Zhou con gomme morbide, di una mescola che la prossima settimana in gara non sarà disponibile. Il tempo di Zhou oltre a segnalare il miglioramento dell’Alfa Sauber, ci racconta anche che il motore Ferrari ha fatto un passo avanti. Già un anno fa in Bahrain Bottas era sesto sullo schieramento (con un tempo più alto di quello di Zhou) a conferma che qui comunque l’Alfa Sauber si trova bene.
I tempi non raccontano la verità. Zhou, Alonso, De Vries e Hulkenberg lo hanno cercato e si sono piazzati là davanti. Verstappen ha il secondo tempo di giornata (e domani lascerà la Red Bull a Perez per tutto il giorno), ma nei 45 giri percorsi ha dimostrato che la RB18 è molto consistente. Max ha chiuso i suoi test con 204 giri, più di 1100 chilometri. Non ha inseguito la prestazione, ha lavorato sugli assetti, sulla sostanza, trovando comunque dei risultati cronometrici di tutto rispetto. A una settimana dal Mondiale il favorito è lui.
La Ferrari ha diviso ancora la giornata in due. Sainz in mattinata ha completato 70 giri, Leclerc nel pomeriggio 68. Hanno lavorato senza problemi. Neppureloro hanno inseguito il giro record, ma hanno faticato più di Maz a trovare l’assetto giusto. L’impressione, da conferemare, è che con la SF-23 si trovi meglio Sainz di Leclerc.
Buono il lavoro della Williams (Sargeant con 154 giri è stato lo stakanovista di giornata) che sembra poter lasciare l’ultimo posto dello schieramento a cui era abbonata.
E comunque io punterei qualcosa su Alonso. Quest’anno lo rivedremo sul podio.
In crisi per ora sembrano esserci McLaren e Mercedes. Lo ha detto pure Toto Wolff. La Mercedes è migliorata rispetto allo scorso anno, ma non abbastanza. C’è addirittura chi pensa possa ritrovarsi dietro all’Aston Martin. “La vettura non è così bella da guidare”, ammette riportando il pensiero dei suoi piloti. Confermato da quello che è accaduto a Russell nel pomeriggio quando è rimasto fermo in pista senza potenza.
“La Red Bull è veloce, ma anche la Ferrari, perché fa facilmente un giro veloce, un po’ come lo scorso anno. Il livello è molto alto con queste due squadre – ha detto Toto – Il nostro obiettivo deve essere quello di lottare per il campionato, ma quello che vediamo oggi non mi fa essere ottimista. Non credo che siamo capaci di andare veloci come Red Bull e Ferrari, dobbiamo essere realisti. Quello che è certo è che siamo una grande squadra che può sviluppare velocemente. Dobbiamo capire e analizzare i dati. Abbiamo tutto quel che serve per essere competitivi. Il concept è rimasto quello dello scorso anno. Vedremo di portare nuovi pezzi per la prima metà di stagione, magari per rendere la W14 più simile alle altre macchine”.