Esame di catalano per la Ferrari. Sainz: nessuna bacchetta magica

L’esame di catalano era uno dei preferiti da Michael Schumacher dopo che, quasi vent’anni fa, nel 1996, vinse la prima delle sue 72 gare con la Ferrari.

Quello fu un fine settimana clamoroso perché quel venerdìallo stadio olimpico del Montjuic l’Italia Under 21 di Cesare Maldini aveva conquistato l’europeo di categoria battendo la Spagna padrona di casa ai rigori. Due giorni dopo sotto il diluvio, Michael Schumacher fece risuonare nel cielo di Barcellona l’inno di Mameli. Era ancora una Ferrari alla ricerca di se stessa, ma quel giorno cominciò la lunga marcia verso un titolo arrivato poi solo nel 2000.

La Ferrari di oggi non ha più tanto tempo da attendere perché è dal 2007 che non vince il Mondiale. Ma in Spagna, dove ha vinto 12 volte nella sua storia, cerca delle risposte importanti per capire se la stagione che verrà (siamo solo alla decima di 24 gare) sarà più simile a Montecarlo o a Montreal. Fred Vasseur è abbastanza sicuro da dichiarare: “Nel Gran Premio di Spagna vogliamo tornare ai livelli di competitività che abbiamo sempre avuto fin qui nella stagione. La squadra ha fatto tesoro di quanto accaduto in Canada e credo che abbiamo già voltato pagina”.

Ad aiutare arriverà una nuova evoluzione della SF-24 che oggi, all’apparenza, sembra esser diventata la terza forza in pista dietro alla Red Bull, ma anche alla McLaren. “Spero ci permetta di essere più veloci in qualifica e in gara, ma sono piccoli aggiornamenti. Non esiste più una bacchetta magica in Formula 1”, ha detto Sainz.

La Ferrari ricomincia da qui, dalla festa che ieri Barcellona ha riservato al suo idolo tradito, a Carlos Sainz che ha sfilato con una rossa sul Passeig de Gràcia, con più gente, ma lo stesso entusiasmo che Monaco aveva riservato a Charles Leclerc quando l’altro giorno aveva portato la Fiaccola di Parigi 2024 sulle strade del Principato. Carlos che proprio a Barcellona si era innamorato della Formula 1, quando papà lo aveva presentato a Schumacher, è ancora alla ricerca di un futuro. è all’ultimo giro di carte tra Williams e Audi. “Ho bisogno di stare un paio di giorni a casa per decidere cosa fare. Ho ancora dei dubbi”, ha spiegato.

Poi sarà libero di testa per cercare un gran finale con la rossa. Via via ha visto chiudersi tutte le porte davanti e ha ammesso di non averla presa bene (lo si era intuito). Una di quelle che non si sono mai aperte è quella della Mercedes con Toto Wolff che ha deciso di puntare su Kimi Antonelli per sostituire Lewis Hamilton. Vede in lui l’uomo del futuro, così gli dicono i test e gli ingegneri che hanno lavorato con lui. La Fia ha cancellato il limite dei 18 anni (Kimi li compirà il 25 agosto) per avere la superlicenza. In estate potremmo già vederlo al volante della Mercedes qualche venerdì mattina. Ci vorrà pazienza, ma il grande giorno sta arrivando.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.