Addio a Jessi #Combs la donna più veloce del mondo

Jessi Combs, pilota, costruttrice, personalità televisiva e, soprattutto, la donna più veloce del mondo, è morta in Oregon mentre cercava di battere un nuovo record di velocità. Aveva 36 anni (o 39, le fonti sono discordi).


Negli Stati Uniti, Jessi era una vera leggenda del Motorsport. Aveva trasformato la sua passione per la velocità in un in grande business partecipando a programmi Tv come Xtreme 4×4,Overhaulin’ e Mythbusters.
Ma ad attirarla era la velocità e nel 2013 aveva stabilito il record mondiale per una donna su un mezzo a quattro ruote, raggiungendo i 709 km/h, a una media di 632 km/h. Nel 2016 batté il suo record precedente raggiungendo una velocità massima di 768.61 km/h.


Il mezzo con cui inseguiva i record era un missile più che un’auto. LA sua era una Jet Car, con non motore da aereo.


Dopo la laurea alla WyoTech, college preferito dagli studenti che sognano carriere come tecnici nel settore automobilistico, era stata assunta dal dipartimento di marketing della stessa università per costruire un’automobile da zero in sei mesi per partecipare a un’esposizione della Specialty Equipment Marketing Association. Tutto iniziò così.


Record a parte, Jessi Da pilota aveva partecipato a ogni tipo di gara. Aveva vinto l’Ultra 4 King of the Hammers nel 2014 e nel 2016, il Rallye Aicha des Gazelles nel 2015, l’Ultra 4 National Championship nel 2014, il Serie Ultra 4 Western Region e l’ Ultra 4 Stampede Legends Class nel 2014.

Ha senso rischiare la vita per inseguire un record? E’ una domanda vecchia come l’automobile. Anzi, molto probabilmente è nata ancora prima. Il richiamo della velocità è qualcosa difficile da spiegare. C’è chi la insegue sugli sci, chi in moto, chi in auto, chi sull’acqua, chi in aereo. Alla ricerca dell’adrenalina, spesso rischiando anche più del dovuto.

La storia dei motori è piena di cacciatori di velocità. Sognatori che hanno dedicato tutta la loro vita a inseguire un record. Vista da fuori sembra una follia andare avanti indietro su un deserto per inseguire un record. Ma bisognerebbe mettersi casco e tuta, sedersi in quegli abitacoli per capire.

Rip Jessi. Vai veloce anche lassù.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. TGCOM riporta 39 anni, su wikipedia (inglese) è riportata la data di nascita 27/7/1980 mentre in altri siti è 1983.C’è un pò di confusione sull’età di questa pilota. Non seguo molto questo genere di corse ma ricordo che lessi molto tempo fà un libro dove un capitolo era dedicatoa Donald Campbell, scomparso mentre cercava di battere il record di velocità su motoscafo (il suo Bluebird), mentre viaggiava a 480 km/h. Come dice lei, la storia è costellata di campioni di questa tipologia di corse. Non credo arrivino a guadagnare le cifre che anche un modesto pilota guadagna in F1 ma l’adrenalina deve essere almeno 10 volte maggiore: il mezzo utilizzato da Jessi è un aereo a cui mancano le ali. Con un paio di appendici alari non potrebbe fare altro che volare.

    1. Campbell è stato uno dei pionieri del genere sulla spiaggia di Daytona….

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