Site icon Top Speed

Allarme Monza: ACI da solo non può salvare il Gp d’Italia

Annunci

Monza ha ancora due anni di contratto con Liberty Media per ospitare il Gran premio fino al 2025. Ma Liberty continua ad alzare le pretese e anche l’anno scorso con la Ferrari in grande spolvero e l’autodrono pieno, le casse di Monza hanno pianto. Come si può andare avanti ad ospitare il Gp d’Italia a Monza?

Ne ha parlatto l’altra sera il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani: “L’autodromo di Monza deve evolversi, cambiare, stare al passo coi tempi. Ma in questo non possiamo essere lasciati soli”. Il presidente attacca per difendersi, ma è chiaro che per difendere il Gran premio non bastano più le forze dell’Aci e della Regione Lombardia. “Dicono che l’Europa abbia troppi GP – spiega Sticchi – e ci sono richieste dall’America, dall’Asia e ora anche dall’Africa. Noi abbiamo investito 44 milioni, e lo scorso anno, che è andato benissimo, abbiamo comunque perso dei soldi, perché l’Autodromo ha un costo di gestione molto alto, indipendentemente dal Gran Premio. Ora il nostro bilancio comincia ad avere delle difficoltà, e non possiamo essere lasciati soli in questa sfida”.

Ma Liberty chiede soprattutto nuovi lavori. Sottopassi che non mischino tifiosi ad automobili (sarebbe ora). Tribune moderne.”Ci sono quattro progetti, due definitivi – asfalto e sottopassi – e due di fattibilità – tribune e copertura del paddock club. L’altra mattina è stato consegnato il progetto di rifacimento dell’asfalto della pista, tra oggi e domani avremo il progetto definitivo dei sottopassi, che sono necessari e indispensabili perché nel deflusso del pubblico non possiamo avere promiscuità tra pedoni e auto. Ci aspettiamo un’approvazione rapida e che si proceda con la gara d’appalto in tempi brevi e con i modi giusti, altrimenti rischiamo di peggiorare la situazione. Mi auguro che la conferenza dei servizi parta entro settimane, poi ci saranno le gare di appalto”.

Su tempi e costi non ci sono risposte sicure: “Quando ci sarà la consegna dei lavori all’impresa parleremo del calendario, e a quel punto sarà facile capire se è possibile farli prima o subito dopo il GP. Ma quello che dobbiamo dimostrare a Stefano Domenicali e alla F1 è che noi stiamo procedendo con serietà e concretezza. Noi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ora il resto è fatto tutto da procedure”.

Aci conta di avere tutte le carte in regola prima di settembre, ma ovviamente rinvierebbe i lavori dopo il gran premio per non rischiare di ritrovarsi a settembre con la pista tagliata… Vuole mandare un messaggio a Liberty in vista del rinnovo di contratto: noi siamo pronti a partire, ma vogliamo avere garanzie che la gara andrà ben oltre il 2025. Tra l’altro l’anno prossimo scadrà il mandato del presidente Sticchi che, in caso con cambi la legge (come vuole Malagò) non potrebbe ricandidarsi avendo già completato due mandati.

L’Aci e Monza hanno fiducia in Stefano Domenicali che però sa far bene gli interessi di Liberty e non può più fare concessioni a Monza anche se è la gara di casa. Monza deve dimostrare la volontà di voler fare i lavori. Farli approvare cosa complicata per un autodromo che è all’interno del parco recintato più grande d’Europa.

Exit mobile version