Charles Leclerc questa volta non partitrà battuto. Ha davvero la chance di provare a tuffarsi davanti a Norris e prendersi una vittoria che gli manca da troppo tempo (Usa 2024). Finalmente torna a scattare dalla prima fila (come a Monaco e in Bahrain dove guadagnò un posto a tavolino). Insomma, se la Ferrari ha davvero il passo giusto come racconta sempre Vasseur, è arrivato il momento di dimostrarlo.

La pole anche in Austria se la è assicurata la McLaren con Lando Norris che è obbligato a riprendere punti e morale dopo il crash canadese. Di fianco a lui non ci sarà il suo compagno di squadra, ma Charles Leclerc che è riuscito a portare la Ferrari in prima fila, il che potrebbe anche aprirgli nuovi orizzonti perché Charles non ha certo intenzione di accontentarsi, soprattutto se la macchina, come sempre quest’anno, confermerà di avere un buon passo in gara.
E’ stato bravo e fortunato perchè Piastri è stato fermato nel suo ultimo tentativo dalla bandiera gialla innescata da Gasly (stesso problema per Max). Comunque mezzo secondo di distacco su una pista così corta (1’03” la pole) è tanta roba. Il vantaggio in qualifica per la McLaren è ancora grande.
Il quarto posto di Hamilton (miglior qualifica stagionale, sprint escluse), dietro a Piastri, conferma il miglioramento della SF-25 su cui debutta il nuovo fondo. “Gli aggiornamenti sono stati d’aiuto, ma ciò che conta è soprattutto l’esecuzione, aver avuto un weekend pulito. Essere lì è importante, ora non dobbiamo avere paura dei pit-stop e scegliere la strategia giusta”, ha detto Vasseur.
Un passo avanti della Scuderia c’è stato, mentre Max (incappato in una bandiera gialla) e le Mercedes sono un po’ spariti in qualifica con la squadra di Toto Wolff colpevole di aver sbagliato il timing dell’uscita di Antonelli, arrivato in ritardo sotto la bandiera a scacchi nell’unico giro che aveva a disposizione con gomme nuove. Un brutto errore, se lo avesse commesso la Ferrari, scatterebbe il processone. Peccato perchè Kimi aveva una chance per stare accanto a Russell e quindi potersi costruire una gara differente.


