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Binotto: “Perché la #Ferrari soffre. E io non sono solo”

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Mattia Binotto non è uomo che si nasconde. Anche dopo un giovedì monegasco molto grigio si presenta davanti alle telecamere di Sky a spiegare il momento.

“La nostra difficoltà è quella di portare le gomme nella giusta temperatura per ottenere il tempo sul giro. Le gomme di quest’anno sono molto diverse da quelle dello scorso anno quando erano più facili da scaldare e poi in gara soffrivano di surriscaldamento. Quest’anno è l’opposto… se non le porti in temperatura perdi la massima aderenza. Stiamo soffrendo questo problema”.

“La nostra macchina ha una buona efficienza aerodinamica. Crea poca resistenza in rettilineo dove siamo veloci. In compenso abbiamo meno carico aerodinamico in curva…per riscaldare le gomme servirebbe più carico in curva”.

“Pirelli ha raggiunto gli obbiettivi che aveva ma poi è un dato di fatto che una gomma si adatti meglio a un progetto piuttosto che a un altro”.

“Il problema è che la coperta è sempre corta. Dobbiamo lavorare anche sulla meccanica per riuscire a ottenere più carico in curva e quindi posizionare nel miglior modo la coperta corta”

“Se ti manca aderenza c’è poco da fare. La Mercedes riesce ad essere più veloce in curva. Ci stiamo concentrando per trovare la finestra di sfruttamento delle gomme e migliorare il grip…”

“Hanno una vettura che si adatta meglio a queste gomme. Bravi loro. Non credo che il loro vantaggio sia nelle sospensioni. Le conosciamo, le studiamo, le fotografiamo…”.

“Montecarlo è una gara a se le somme le farei a fine weekend. Per ora loro superiori ma aspettiamo… abbiano i dati da analizzare, studiare. Sono molto forti, sono a loro agio qui, ma aspettiamo”. “Prima di tutto chiariamo io faccio un ruolo solo il team principal. Questo non vuole dire che gli altri ruoli non siano coperti. Già il mio ruolo precedente di direttore tecnico era atipico, diverso da quelli dei miei omologhi. In Ferrari hai sotto di te telai e motore negli altri team no visto che i motori arrivano dall’esterno. Era già molto gestionale allora. Oggi ci siamo riorganizzati. Non sono da solo ci sono persone che mi supportano sulla parte tecnica come responsabili diretti di aree… non sto facendo tutto io anche sulla parte strategica sono supportato dall’amministratore delegato. Sono ben aiutato e supportato. Non sono solo. Ma siamo una squadra giovane, giovane nel ruolo. Ma incentiva la creatività… però ci manca esperienza e qui dobbiamo crescere”.

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