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Ferrari notte fonda. Binotto: Peggio di quanto speravamo”

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Scende la notte sulla bella Ferrari vista in Turchia. Dopo la prima giornata di prove del BahrainGp, terzultima prova mondiale, Leclerc e Vettel non compaiono tra i primi dieci. Eppure questa negli ultimi anni era stata una pista favorevole alla Rossa. Come è lontano il gran premio dello scorso anno quando in pole, la prima della sua vita, c’era Charles Leclerc o quello de 2018 quando davanti a tutti c’era Seb. La Ferrari ha vinto 6 volte in 15 gran ptremi del Bahrain, la prima con Michael Schumacher nel 2004, l’ultima con Vettel due anni fa…

Impossibile che la Ferrari possa vincere questa volta considerando che è in difficoltà fin dal venerdì, giorno in cui di solito le cose vanno meglio per le Rosse. “Sarà difficile restare sul podio che ho conquistato in Turchia”, ammette Seb. Vettel ha chiuso 12° a 1″139; Leclerc 14° a 1″436…

Il più veloce, sia con il sole che con la luce artificiale, è stato Lewis Hamilton. La Mercedes si è già ripresa dalla crisi passeggera della Turchia, quando sull’asfalt scivoloso di Istanbul, era scivolata indietro almeno in qualifica. Hamilton ha dato 0″347 a Verstappen che deve farsi perdonare gli errori dell’ultimo weekend.

La Ferrari ha un obbiettivo preciso: agguantare il terzo posto tra i costruttori, lontano 24 punti ma con altre due scuderie (Renault e McLaren) tra di sè e la Racing Point che per il momente occupa la terza piazza dietro a Mercedes e Red Bull.

La Ferrari ha fatto vedere qualcosa di buono in assetto da gara con un passo all’altezza di quello della diretta concorrenza (non Mercedes e Red Bull). Ma si è visto che partire in mezzo al gruppo complicala vita e quindi sarebbe importante trovare uno spunto per scattare almeno in terza fila.

“Un inizio difficile, la macchina non si sta comportando come speravamo, però abbiamo raccolto molti dati e credo potremo fare un passo avanti lavorando sulla gestione delle gomme, sul degrado… Mi aspetto una gara in cui sia medie che dure verranno usate e noi dovremmo essere più compettivi rispetto a quando montiamo le soft”, la spiegazione di Mattia Binotto collegato dal remote garage di Maranello.

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