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Ferrari preferirebbe Verstappen a Leclerc, parola di Scheckter

GP AUSTRIA F1/2022 - GIOVEDI’ 07/07/2022 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

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Che cosa penserebbe Enzo Ferrari di Charles Leclerc? Se lo domandava qualche giorno fa L’Équipe – che ha girato il quesito a chi ha conosciuto da vicino e frequentato il gran capo di Maranello. Pur non Concordando con molti di loro, eccovi il parere degli esperti.

René Arnoux, 32 GP in rosso, 3 vittorie e 4 pole position nel 1983, pensa che Enzo Ferrari ne parlerebbe solo bene. «Spesso pranzavo da solo con lui durante le giornate di test sul circuito di Fiorano. Abbiamo parlato di tutto. Avrebbe amato in Charles il suo lato ben educato, questo ragazzo che interiorizza solo il necessario, e neanche troppo».

Secondo Jacky Ickx, ingaggiato in rosso all’età di 23 anni, «Ferrari sapeva essere tenero e sarebbe stato felice di vedere un giovane pilota promettente al volante di una delle sue vetture».

Pino Allievi, firma storica della Formula 1 per la Gazzetta, autore di volumi su Ferrari, autore di commenti in podcast per Formula Passion, dice che «troppo spesso dimentichiamo come non sia stata la Red Bull a inventare i giovani piloti in Formula 1. Enzo Ferrari fu il primo ad assumere ragazzi precoci, come il messicano Ricardo Rodriguez nel 1961 all’età di 19 anni. Gli piacevano, è vero, gli uomini di carattere e un po’ stravaganti: Wimille, Nuvolari, Gilles Villeneuve. Ma ammirava anche coloro che erano molto analitici come Lauda. Gli piaceva Alain Prost. Quindi credo che con Charles Leclerc avrebbe potuto costruire un rapporto schietto e solido, perché ha testa e gambe, misura del lavoro e dice sempre cose intelligenti».

Piero, il figlio di Enzo, aggiunge: «Certo che a mio padre piacerebbe. Era sempre molto desideroso di trovare piloti giovani e di talento per guidarli in F1», mentreAntonio Ghini – ex direttore della comunicazione – considera: «Il signor Ferrari ha sempre cercato piloti eccezionali; era troppo facile assumere campioni del mondo affermati. Un ragazzo come Charles Leclerc, veloce, calmo e intelligente, che ha gestito così bene le ultime due gare, gli sarebbe piaciuto molto. È vero che amava molto Gilles Villeneuve, ma si arrabbiava molto quando rompeva le sue macchine. Charles Leclerc ha già avuto qualche incidente, ma è un tipo abbastanza normale. Presenta garanzie, è più simile a un Niki Lauda, un altro pilota che aveva sedotto Enzo Ferrari da giovane precoce».

Jody Scheckter, campione del mondo 1979 e compagno di scuderia di Gilles Villeneuve, dice: «Non puoi non amare Charles Leclerc. Se io fossi il fan di un pilota, sceglierei lui. La Ferrari amava Gilles Villeneuve e rispettava me. Non parlavo italiano, ma ero stato preso per vincere le gare, ed è quello che ho fatto. Non conosco abbastanza bene Ferrari per dire cosa proverebbe per Leclerc. So che gli piaceva alla follia Villeneuve e non vedo questa follia in Leclerc. È il pilota di cui la Scuderia ha bisogno in questo momento, non c’è dubbio. Ma penso che a Enzo Ferrari sarebbe piaciuto Max Verstappen». Non la penso come Jody.

Anche Berger aveva detto la sua: dubbi sull’aggressività di Charles

Cosa ne pensa di Charles Leclerc?

«(Fischia) È veloce. Un super veloce. Molto molto bravo. Lo seguo dai suoi anni in kart perché allora correva con mio nipote. L’ho visto crescere ed è impressionante. Ho solo un dubbio sulla sua aggressività. Mi domando: ha lo stesso killer instinct di Max Verstappen? In questo senso, Max è fantastico. La Ferrari ha la macchina migliore, secondo me, ma Max riesce a spingere la sua Red Bull davanti».

Leclerc può diventare aggressivo come Verstappen?

«Non dovrebbe. Un pilota non deve cambiare il suo modo di essere. Il modo in cui ha gestito l’errore di Imola dimostra che sa come migliorare. E impara». Chissà se dopo averlo vista i Austria avrà cambiato idea.

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