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La #Mercedes gioca di squadra, la #Ferrari deve solo imparare

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Il momento del sorpasso di Hamilton su Bottas che ha visibilmente rallentato

Lewis Hamilton ha vinto il RussianGp davanti a Bottas e Vettel, aumentando a 50 punti il suo vantaggio sul ferrarista. A 5 gare dalla fine del campionato… La Mercedes ha giocato di squadra, sacrificando Bottas che guidava fino al 26° giro…

Adesso è davvero finita. Cinquanta punti di distacco a 5 gare dalla fine del mondiale sono davvero impossibili da recuperare a meno di eventi improbabili come un asteroide sulla Mercedes di Hamilton.

Il ko questa volta è globale. Non è solo colpa di Vettel. È la Ferrari che non regge più la concorrenza Mercedes. Il ribaltone andato in onda dopo Monza ora è totale. La Mercedes non solo ha il miglior pilota, oggi ha anche la miglior macchina.

Lo si è visto fin dal via, quando Vettel ha affiancato Hamilton, ma poi non è riuscito a completare il golpe, respinto dallo spunto della Mercedes di Hamilton, agevolato (ma non solo) dalla scia di Bottas. Comunque la coppia Mercedes è stata perfetta al via (al contrario di quanto altri in rosso hanno fatto a Monza).

Toto Wolff schiaccia il bottone Tactic… decidendo la gara

La parola fine sul campionato è stata scritta da due episodi prima al 16° giro quando dopo il pit stop (ottima la tattica Ferrari) Hamilton ha attaccato e affondato Vettel di forza alla curva 3. Un attacco di drs, ma anche un grande attacco. Poi al 25° giro quando il ditone indice di Toto Wolff è andato a spingere il bottone Tactics e Bottas ha ricevuto l’ordine di lasciare la vittoria al suo compagno di squadra.

La Mercedes ha giocato di squadra. Ha giocato duro. Ma non vedo perché dovrebbe essere criticata. Il regolamento non lo vieta. E se la Ferrari avesse piazzato Raikkonen tra Vettel e Hamilton oggi tutti sarebbero qui ad applaudire. Nel giro finale Toto Wolff ha ribadito “Finiamo così, poi ne parliamo”. La Mercedes non vuole rischiare, portare a 50 punti il vantaggio sulla Ferrari era fondamentale per Hamilton. “E’ stata dura per te, è stata dura per noi… ne parleremo dopo”, il Wolff pensiero via radio per Bottas.

Hamilton non festeggia, la sua è una vittoria senza gioia nonostante significhi più di mezzo mondiale. Oggi non ha meritato la vittoria, ma il modo in cui ha respinto Vettel alla prima staccata e poi lo ha sorpassato dopo il pit raccontano di come abbia dominato il duello contro la Ferrari. E sul podio Hamilton ha trascinato Bottas sul gradino più alto ha anche cercato di dargli la sua coppa…

Ma cerchiamo di essere seri. La Ferrari avrebbe fatto lo stesso. In un Mondiale così serrato è legittimo sfruttare tutte le armi a propria disposizione. Attaccare la Mercedes come stanno facendo in tanti sui social o in tv non ha senso per quello che è la Formula 1 oggi.

Un pensiero finale lo meritano Verstappen, magistrale nel rimontare dal 19° posto fino al 5° con un primo giro da leggenda nel giorno del suo 21° compleanno, e anche Leclerc, primo nel Gp del resto del mondo: 7° con la sua Alfa Sauber.

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